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Tokyo 2021, nominato il nuovo marketing manager: è Lara Silberbauer (ex dirigente “Lego”)

(di Marco d’Avenia) – Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha ufficializzato il nome del nuovo marketing manager di Tokyo2021 (23 luglio-3 agosto). Si tratta dell’ex senior global director di “Lego” Lara Silberbauer, dal 2011 al 2018 responsabile delle strategie economiche su scala mondiale della celebre ditta di giocattoli. Silberbauer entra nella “famiglia” del comitato organizzatore a 212 giorni dall’Olimpiade più discussa degli ultimi tempi (soprattutto dopo lo storico rinvio causa Covid e le esclusioni inflitte al presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko e/o alla nazionale a cinque cerchi russa).

La carriera di Lara Silberbauer inizia nei primi anni 2000 presso la “Danish Broadcasting Corporation” (“DR”, gruppo radiotelevisivo danese).  Diventa così punto di riferimento nella “DR” per quanto riguarda il settore social media. Nel 2011, come anticipato, passa a “Lego”, dove dopo 7 anni si impone come senior global director. L’esperienza si conclude nel 2018, quando da Londra si trasferisce a New York per lavorare alla “Viacom” (gruppo audiovisivo statunitense).

I loghi ufficiali di Tokyo2020 (Olimpiadi e Paralimpiadi)

Con questo curriculum di tutto rispetto, Lara Silberbauer potrebbe diventare una risorsa importante per il LOC di Tokyo 2021. In Giappone infatti si sta discutendo dei costi dovuti al rinvio delle Olimpiadi. Spese che potrebbero aggirarsi, secondo i media giapponesi, intorno agli 1,6 miliardi di euro e che dovrebbero essere ripartiti fra il governo di Yoshihide Suga, il comitato organizzatore e il municipio di Tokyo. La scelta di una marketing manager come Lara Silberbauer potrebbe essere la scelta vincente per rilanciare il brand “Tokyo 2021“.

Brand per certi versi “debole”, al momento, a causa delle recenti vicende che vedono protagonisti il presidente della Bielorussia Aleskandr Lukashenko e la nazionale russa, entrambi esclusi dal grande evento mondiale. Il “padre-padrone” di Minsk infatti è stato dichiarato per Tokyo 2021 “persona non gradita” dal CIO. Il Comitato Olimpico Internazionale ha infatti dichiarato che il comportamento politico di Lukashenko (presidente della Bielorussia dal 1994) “stride con i principi fondamentali della Carta Olimpica”. È invece notizia di giovedì scorso l’esclusione, per due anni, da tutte le competizioni olimpiche, inflitta dal TAS di Losanna alla nazionale russa. L’accusa del Tribunale Arbitrale al sistema sport russo è gravissima: aver coperto i casi di doping dei propri atleti dal 2012 al 2015.

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Redazione

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