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Tennis: Internazionali d’Italia, “quinto” Slam del circuito per i numeri

(di Marcel Vulpis*) – Gli Internazionali Bnl d’Italia, giunti alla 76ima edizione (la finale maschile è prevista per domenica prossima al Foro Italico di Roma) sono la massima espressione del tennis tricolore, oltre ad essere un format economico-sportivo di livello mondiale. Per fascino e numeri raggiunti viene considerato, idealmente, come il “quinto” Slamdel circuito mondiale (dopo Australian Open, U.S. Open, Wimbledon, e Roland Garros).

Nella precedente edizione (2018) il fatturato dell’evento capitolino (gestito da Federtennis assieme a Coni Servizi, di recente trasformata in “Sport e Salute”) ha toccato il livello record di 31,84 milioni di euro. Quest’anno, al termine delle due settimane del “combined event” (si giocano insieme match maschili e femminili), che fa parte dei nove ATP Masters 1000, la Federazione Italiana Tennis ha stimato un +4%, nel confronto anno su anno, arrivando a superare la soglia dei 33,20 milioni di euro(dato budget previsionale 2019).

Un evento in costante crescita

 “Nella realtà questa è una stima che abbiamo fatto diversi mesi fa”, ha spiegato a Tuttosport, Angelo Binaghi presidente Federazione Italiana Tennis (nella foto in primo piano). “Meteo permettendo, riteniamo di poter fare ancora meglio arrivando, nella migliore delle ipotesi, a quota 34 milioni di euro. Gli Internazionali sono un evento in costante crescita dal 2002 ad oggi. Non ci siamo mai fermati e lo confermano i numeri in nostro possesso. In più Roma è un evento amato dai tennisti del circuito, dagli sponsor, dal pubblico e dalle televisioni di tutto il mondo”.

I dati del fatturato

 A confermare le dichiarazioni del numero 1 del tennis italiano, vi sono i dati del trend del fatturato dal 2002 ad oggi. Dall’analisi delle ultime 18 edizioni risulta chiara la crescita esponenziale del torneo: complessivamente +473%.

Nel 2002 gli Open d’Italia fatturavano 5,79 milioni di euro. Il primo importante boom è stato registrato nel 2008, quando il valore della manifestazione ha superato di poco i 12 milioni di euro. Ulteriore balzo in avanti nel 2011 (16,49 milioni), ma già nel 2012 si è raggiunta la quota ulteriore di 18,28 milioni. Due anni più tardi (2014) il torneo italiano ha raccolto 22,36 milioni di euro (con un ulteriore record nel 2015, quando il fatturato ha toccato i 26,58 milioni di euro).

L’analisi dell’ultimo triennio

 La storia recente (se si considera il triennio 2016/18) è sempre nel segno della crescita: 30,20 mln nel 2016, 30,91 mln nel 2017 e 31,84 mln di euro nell’edizione precedente (2018). Questo valore della produzione ha consentito agli organizzatori di mantenere una serie di standard di alto livello, non solo per i tennisti (il montepremi maschile/femminile supera, quest’anno, il tetto degli 8 milioni di euro), ma anche per gli spettatori, che possono assistere agli Internazionali all’interno di un complesso moderno e funzionale (il Foro Italico), che, nelle due settimane di gare, è una vera e propria “cittadella del tennis”.

Biglietteria in costante crescita

 Anche il ticketing dell’evento capitolino segue questo trend generale di crescita. Sempre nel confronto 2002-2018, le vendite dei biglietti hanno fatto registrare un +721%.Solo due edizioni hanno presentato “numeri” meno soddisfacenti (nell’analisi anno su anno). E’ successo nel 2009 (3,09 milioni di euro) rispetto al dato 2008 (3,12 milioni) e un anno fa (2018), quando questa voce si è fermata a 11,62 milioni rispetto ai 12,01 milioni di euro del 2017.

In entrambi i casi la riduzione delle vendite è strettamente collegata agli effetti degli eventi “meteo”, che non hanno sempre consentito il regolare svolgimento dei match. Quest’anno, per esempio, la FIT ritiene di poter superare (nonostante la giornata di mercoledì caratterizzata da costanti piogge) i 12,6 milioni di euro.

Una maggiore razionalizzazione del calendario, con formule di prezzo diversificate rispetto alla tipologia di giornata e alle esigenze del pubblico, con il Centrale e la Grand Stand Arena (nuovo concetto di impianto modulare, tutto in acciaio, con una capienza di 7mila posti) potranno contribuire a raggiungere questo ambizioso traguardo economico. Il tutto poi rafforzato e agevolato da promozioni veicolate dagli stessi sponsor, funzionali alla crescita dell’incoming(letteralmente “turismo in entrata”) degli Internazionali d’Italia.

“L’incoming è una delle aree dove possiamo ulteriormente migliorarci, in termini di offerta per il nostro pubblico”, ha sottolineato Binaghi. “Il torneo continuerà a crescere anche nei prossimi anni. Ne sono certo. Dobbiamo lavorare su alcune aree, come appunto l’offerta di pacchetti “combinati” di albergo e biglietto per i tanti appassionati di tennis”.

I numeri del torneo tricolore confermano non solo l’attrattività di questo prodotto per il bacino d’utenza di riferimento (i fan della racchetta), ma anche nei confronti di un pubblico più trasversale, che apprezza il gesto atletico dei campioni presenti a Roma, così come il fascino glamour della manifestazione (unico nel suo genere all’interno dei circuiti ATP/WTA). (fonte: Tuttosport)

 

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