Calcio.Internazionale

Stadi – La Donbass Arena vale 300 mln di euro

A fine agosto lo Shakhtar Donetsk, squadra ucraina finalista di Uefa cup, inaugurerà la “Donbass Arena”. La struttura, il cui costo stimato è di circa 300 milioni di euro, ospiterà 50 mila spettatori ed è il primo stadio di quest’area del Vecchio continente ad avere lo status di 5 stelle richiesto dall’Uefa.

Sarà anche la prima struttura a utilizzare sistemi di cashless payment. Tutte le transazioni all’interno dello stadio infatti saranno basate su un sistema multifunzionale di carta di debito. La Donbass Arena è il fiore all’occhiello di un progetto di comunicazione integrata partito alcuni anni fa sotto la regia di Interbrand. Dal nuovo logotipo, che ha sostituito quello inizialmente creato nel 1936, data di fondazione del club ucraino, fino al riposizionamento marketing in ambito domestico e internazionale.

“Lo Shakhtar, ormai, è un brand sportivo che può andare al di là del calcio”, spiega a ItaliaOggi, Manfredi Ricca di Interbrand. “Il nuovo stadio sarà sicuramente un catalizzatore di risorse e un volano mediatico per far conoscere in tutta Europa (e non solo) la squadra. Da un lato il club vuole diventare  l’ambasciatore del calcio ucraino all’estero, superando strutture più blasonate come i rivali diretti della Dinamo Kiev, dall’altro vuole intercettare i cittadini ucraini di seconda e terza generazione sparsi nel mondo (si stimano circa 12 milioni di potenziali clienti, nda), che costituiscono una fan base importante per lo sviluppo delle leve commerciali, come, per esempio, il merchandising”.

Lo Shakhtar, pertanto, è un brand-bandiera sia per la regione del Donbass, sia per la nazione che rappresenta e le partecipazioni in Champions league e in Uefa cup stanno facendo crescere la percezione/popolarità del club tra gli appassionati di calcio. La realtà ucraina, grazie anche allo sviluppo dei ricavi da stadio (avrà la forma di una astronave), vuole entrare stabilmente tra le grandi squadre del football europeo.

“Il club ha lanciato segnali importanti di modernità in ambito scientifico, marketing e comunicazionale”, continua Manfredi Ricca. “Oltre all’impianto, che sarà inaugurato nei prossimi mesi, la società dispone di un centro medico sportivo all’avanguardia in Europa, sulla falsariga del Milan lab. E’ aperto, tra l’altro, alle esperienze e contributi di altre società di calcio, perché l’obiettivo primario è diffondere la cultura della medicina sportiva su scala internazionale. Sotto il profilo delle risorse umane un’altra novità è l’inserimento di personale proveniente dal largo consumo, con l’introduzione di tecniche di marketing e di fidelizzazione della clientela, così come avviene da tempo nella G.D. e G.D.O. internazionale”.

Il punto di forza della strategia di comunicazione e riposizionamento dello Shakhtar è infine nella identificazione dei valori da trasmettere attraverso la nuova mission aziendale. “Non è sufficiente cambiare il logo di una squadra per renderla popolare”, conclude il manager di Interbrand. “Bisogna spiegare come e perché lo fai. Lo Shakhtar alcuni anni fa ha scelto di comunicare un’immagine decisamente moderna sia in patria che all’estero. Ha rischiato e oggi può affermare di aver vinto questa scommessa.

Il nuovo logotipo è percepito come un elemento di continuità con la storia della squadra, perché la modernità del design non ha violato le radici di questa società. Il rapporto con i tifosi, quindi, è ancora più stretto e crescerà ulteriormente nel tempo in parallelo con lo sviluppo del club”. Il simbolo sviluppato da Interbrand racchiude una molteplicità di simbologie: riprende con orgoglio le origini del club, la squadra dei minatori (shakhtar significa “minatore” in ucraino), attraverso i tradizionali colori arancione e nero, che sin dalla fondazione richiamano il contrasto tra l’oscurità delle miniere e la luce del sole. La parte inferiore del logotipo riassume le origini del club tramite i martelli incrociati, il simbolo dei minatori, e l’anno di fondazione (il 1936). Una fiamma arde nella parte alta del logotipo: simboleggia sia l’energia naturale racchiusa nel sottosuolo della regione mineraria di Donbass sia la “fiamma della passione” che guida i sostenitori, i giocatori e i manager del club. La parte alta del logotipo mostra infine anche il sole sull’orizzonte, ovvero l’alba di una nuova era.

fonte: ItaliaOggi

Sarà uno degli stadi europei più belli sotto il profilo del design e architettonico, oltre a trasformarsi in un’importante leva di ricavi. Parliamo della Donbass Arena, il nuovo stadio (attualmente in costruzione, ma pronto per l’inaugurazione) dello Shakhtar Donetsk, finalista di Uefa Cup 2008/9. (nella foto l’immagine del "rendering" della Donbass Arena dello Shakhtar Dontesk).

Previous post

Media - SportLab su www.sporteconomy.tv

Next post

Basket - Legea sponsor tecnico di Cantù

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *