Serie A - Serie B

Sport&Affari – La “torta” dei ricavi della Barclays Premier league

Il governo britannico ha chiesto ai club di Premier League una ripartizione ancora più equa delle risorse. Nel mirino i grandi club di Premier League e i loro guadagni in Champions League.

Andy Burnham, segretario alla cultura, ha avanzato l’ipotesi secondo la quale i quattro grandi club di Premiership dovrebbero ridistribuire parte dei loro guadagni in Europa, stimati tra i 15 e i 40 milioni di sterline, tra i club minori al fine di garantire la competitività del campionato. Burnham, fan dell’Everton, ha avanzato la sua richiesta all’amministratore delegato della Premier League, Richard Scudamore.

L’idea sembra incontrare anche il favore del governo. "Dobbiamo tenere in vita il sogno nel calcio. Attualmente la Premier League è divisa in tre parti. Il gruppo in fondo alla classifica, quello al centro e le migliori quattro", avrebbe detto al Times una fonte del governo. Attualmente la Premier League genera, tra diritti televisivi e sponsor, circa un miliardo di sterline di fatturato.

Il 50% viene ripartito equamente tra tutti i 20 club, il 25% diviso in base al piazzamento in campionato e l’altro 25% in base alle apparizioni televisive. Il risultato è che tra i club maggiori e quelli minori c’è rapporto nella differenza delle entrate di 1,6 a 1. Lo scorso anno il Manchester United ha incassato dalla Premier League 49,3 milioni di sterline contro i 30 della squadra che ha ricevuto meno fondi, il Reading. In più i club retrocessi percepiscono una sorta di "liquidazione dorata" di 11,4 milioni nei due anni successivi l’addio alla Premiership.

 

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Marcel Vulpis

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