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Si spengono le luci del Tempio del Calcio italiano. Il caso del nuovo stadio delle milanesi

(di Matteo Ferrera) – Si spengono le luci a San Siro? Stando ai vertici interisti, anche il club nerazzurro si è pronunciato favorevole alla costruzione del nuovo stadio e il conseguente addio allo stadio intitolato al grande “Giuseppe Meazza”, noto anche come San Siro, dal nome del quartiere in cui sorge. Le due milanesi marciano ora insieme per quanto riguarda il progetto da presentare al Comune di Milano, che prevede l’edificazione di un nuovo stadio nell’area che ora è destinata ai parcheggi.
Il progetto del nuovo stadio avrà un investimento di 600 milioni di euro, stessa cifra spesa dal Real Madrid per i lavori di restyling del Bernabeu. Il progetto ex novo dell’impianto calcistico sarà d’avanguardia, così come voluto fortemente dal presidente del Milan, Paolo Scaroni.
Se il progetto verrà approvato, verrà dato per 99 anni in concessione ai due club meneghini, che si assumeranno anche i costi della demolizione. Il nome della nuova arena milanese frutterà almeno 25 milioni l’anno, più dei 22 che incassa il Manchester City grazie al suo Ethiad Stadium.
Lo stadio che sorgerà vicino alle ceneri del vecchio Meazza conterrà, infine, 60mila posti a sedere, con una visuale più vicina al terreno di gioco. I vertici dirigenziali interisti e milanisti si aspettano ricavi vicini a quelli dell’Arsenal con il suo Emirates Stadium, 112 milioni, cifra nemmeno paragonabile a quella che attualmente garantisce il Meazza, ossia “solo” 35 milioni di euro.
Il primo passo dell’iter sarà quello di stabilire se l’area dove sorge il glorioso Meazza sia sottoposta ad ulteriori vincoli, oltre a quello paesaggistico sulla pista e sulle scuderia dell’ex Trotto. Sarà compito della Soprintendenza stabilire la presenza di questi ulteriori vincoli, dopo le verifiche finali. Se non dovessero esserci problemi, il destino del Tempio del Calcio sarà quasi segnato.
Il Milan era già da tempo sostenitore della causa della nuova arena, ora anche i cugini interisti hanno rinunciato ad ogni velleità di rifacimento del Meazza. A rafforzare l’alleanza le dichiarazioni dell’A.D. dell’Inter Antonello all’ultima Assemblea Generale dell’ECA (l’associazione dei club europei):”Inter e Milan procedono insieme. Abbiamo ancora del lavoro da fare, ma i tempi sono maturi”. Entro fine aprile i due club meneghini devono presentare il progetto a Palazzo Marino per sottoporlo al vaglio del comune.
Il motivo per cui il Milan era stato da tempo favorevole al nuovo stadio è facilmente spiegabile. Il piano Elliot per il potenziamento del Diavolo prevede un periodo di tempo che oscilla dai 3 ai 5 anni, quindi il club sette volte campione d’Europa vorrebbe chiudere i cantieri del nuovo impianto entro l’inizio del campionato 2022-23.
Ora la decisione finale spetta alla Soprintendenza e infine al Comune di Milano. La demolizione del “Tempio del calcio” sembra sempre più probabile.

Una immagine notturna esterna dello stadio di San Siro

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