Serie B

Si parla di stadi di calcio su ITALIAOGGI

Il calcio italiano ha bisogno di un nuovo motore per rilanciarsi sul mercato, soprattutto nel confronto con altri sistemi a livello europeo. Per gli addetti ai lavori, il punto di partenza è obbligatoriamente la realizzazione di stadi di proprietà, destinati, tra l’altro, a diventare asset nella patrimonializzazione dei club, sul modello vincente della Premier league inglese o della Bundesliga tedesca.

Un’idea forte per il rilancio dell’impiantistica sportiva, in attesa che venga approvata in parlamento la legge sugli stadi, arriva dalla Lega serie B, che ha presentato recentemente «B FUTURA», nuova piattaforma per la riqualificazione infrastrutturale del calcio di seconda divisione (con l’ambizione di chiamare a raccolta anche le società di serie A e Lega Pro).

Per Kpmg, advisor di questo progetto, nei prossimi 15 anni, c’è la possibilità, per almeno 20 società di calcio, tra A e B (circa il 50% del bacino potenziale), di costruire nuovi stadi con la formula del project financing.

Il costo per «posto a sedere» sarà compreso tra i 1.100 e 2 mila euro; con impianti costruiti in un arco temporale compreso tra 3,5 e 5 anni.

Praticamente un miracolo, considerato che di oltre 100 club professionistici italiani oggi solo la Juventus può disporre di uno stadio di proprietà. Per coprire i costi sarà potenziata la leva della vendita dei diritti di nome degli stadi (per il momento non utilizzata dalla stessa Juventus) e quella dei pacchetti aziendali.

Le banche, a partire dall’Istituto per il credito sportivo (Ics), diventeranno dei veri e propri partner finanziari. Gli stadi saranno strutture integrate con i territori, con una logica di ecosostenibilità e si sfrutteranno al massimo le nuove fonti di energia rinnovabili. Per dare concretezza a questa idea la Lega di B ha chiamato attorno a un tavolo comune cinque partner istituzionali (Ance, Anci, Finmeccanica, Ics e Unioncamere) e tre ministeri (sviluppo economico, ambiente e infrastrutture-trasporti). È una collaborazione pluriennale e i primi risultati saranno presentati ai media già tra sei mesi.

«È la prima volta che in Italia si arriva a costruire una piattaforma di qualità con partner leader nella riqualificazione infrastrutturale del paese», ha dichiarato a ItaliaOggi, Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B. «È un’occasione unica, quasi irripetibile, in attesa tra l’altro di questa auspicata legge sugli stadi. B FUTURA nasce dal mondo del calcio di seconda divisione, ma siamo certi che sarà un’opportunità anche per molti club di A o di Lega Pro. Tutti i presidenti di calcio hanno un progetto nel cassetto (Lillo Foti presidente della Regina potrebbe essere il primo a partire, ndr), adesso è arrivato il momento di tirarlo fuori e realizzarlo, anche grazie a questa iniziativa, che parte dall’idea di fare sistema puntando su quello che è il fulcro del nostro mondo: lo stadio, inteso come casa del tifoso».

La situazione del calcio di provincia presentata dalla Lega è a dir poco allarmante: l’età media degli stadi di B è vicina ai 57 anni, mentre le seconde divisioni tedesche e inglesi si presentano con un dato di 7 e 17 anni. Tredici dei 22 stadi di seconda divisione, poi, presentano una pista di atletica e due hanno le caratteristiche del velodromo. Il tasso di riempimento, poi, è del 33,5%. Ben 2/3 degli impianti sono sempre vuoti e il numero di presenze nel 2011/12 non ha superato i 2,8 milioni di unità. La media partita in B è pari a 6.128 presenze. In Inghilterra (seconda divisione) è di 17.874; in Francia è di 8.444; in Spagna di 6.989 e in Germania raggiunge il tetto dei 17.242 spettatori, con club come il St.Pauli (tra i marchi calcistici più popolari in Europa), forti del tutto esaurito a ogni turno di gara puntando esclusivamente sull’identità territoriale (il secondo club di Amburgo è una squadra di quartiere) e sul legame con la tifoseria.

fonte: ITALIAOGGI

Interessante analisi sugli stadi di calcio (di seconda divisione) sul quotidiano “ItaliaOggi” (www.italiaoggi.it), con un focus sul nuovo progetto denominato “B Futura”, lanciato negli ultimi giorni dal presidente Andrea Abodi (Lega serie B) durante un convegno romano all’auditorium Fintecna di via Veneto. 

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