Un intervento che farà parlare molto gli addetti ai lavori anche nei prossimi giorni e che proietta, volente o nolente Malagò (molto deciso e orgoglioso dell’operato svolto), ai vertici di una possibile candidatura di Roma per i Giochi di Roma2020.

Sporteconomy.it, post interviste con le tv, ha intercettato il presidente di Roma09 e gli ha posto l’unica domanda possibile: "Ma allora Presidente, si pone come possibile numero uno di una eventuale candidatura capitolina ai Giochi del 2020?". R: "No, assolutamente, per carità. Non mi candido per una poltrona di presidente di questo eventuale Bid (ma nel frattempo sorride sornione, ndr)".

D’altronde per adesso è tutto prematuro. Il prossimo 2 ottobre a Copenhagen ci sarà l’indicazione del Cio per la prossima sede estiva del 2016 (in gara Tokyo, Rio de Janeiro, Madrid e Chicago – nella foto). Solo dopo questa data sarà possibile capire le nostre opportunità reali di vittoria. Per poter competere Roma deve sperare infatti che vinca Tokyo o Chicago. Se invece fosse Madrid a spuntarla tutto sarà inutile, perchè sarebbe la seconda vittoria europea in quattro anni (includendo anche Londra).  

"Senza di me questo Mondiale non sarebbe stato così". Con questa frase Giovanni Malagò, presidente del CO di Roma09, termina il suo intervento "fiume" (molto focalizzato sugli screzi degli ultimi mesi con il presidente FIN, Paolo Barelli) di sintesi sul bilancio dell’evento iridato.