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Putin investe 7 mln di euro sui combat sports per un nuovo centro dedicato a Nurmagomedov (MMA)

(di Lorenzo Vulpis) – Il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin (nella foto in primo piano), investirà una somma vicina ai 7 milioni di euro per sviluppare la cultura dei “combat sports” nel Daghestan (si trova nell’area geografica del Caucaso). La ragione è semplice: Khabib Nurmagomedov, nativo proprio del Daghestan, è attualmente l’atleta di riferimento della MMA (Mix Martial Arts) dopo aver sconfitto mesi fa (lo scorso 7 ottobre) l’icona irlandese Conor McGregor a Las Vegas (in un match UFC per il mondiale dei pesi leggeri).

Il centro di training e sviluppo degli sport da combattimento sarà seguito direttamente da Khabib Nurmagomedov (con il supporto organizzativo del padre), già due volte campione del mondo della specialità “sambo” (da giovane si allenava con gli orsi). Putin ha posto il campione daghestano sotto la sua protezione, soprattutto dopo la rissa scoppiata al termine del match di Las Vegas, che gli ha comportato una lunga squalifica sportiva.

Adesso, il prossimo 7 settembre, Khabib tornerà a combattere, sempre per il titolo iridato “leggeri”, contro l’americano Dustin Poirier (combatterà negli Emirati Arabi Uniti nella metropoli di Abu Dhabi).

Una immagine della locandina del match UFC (242) tra il campione daghestano Khabib Nurmagomedov e l’asso statunitense Dustin Poirier (pesi leggeri).

A livello internazionale le due promotiondi riferimento sono la UFC e Bellator (entrambe multinazionali americane), ma è in forte crescita l’asiatica One Championship (con base a Singapore), che sta diventando popolare, rispetto alla concorrenza a stelle e strisce, puntando su una maggiore diffusione in ambito digital (attraverso un’app innovativa ed una strategia crossmediale).

In Italia, il marchio di riferimento è Oktagon (da un’idea dell’imprenditore Carlo Di Blasi), che organizza da anni, nelle principali metropoli (Torino, Genova, Milano, Firenze e Roma), il più importante evento dedicato alla kickboxing e alla MMA.

Un mercato interessante, quest’ultimo, non soltanto sotto il profilo televisivo, ma anche per le sponsorizzazioni. Nella UFC, per esempio, sono arrivate aziende del calibro di Bud Light (birra), Toyo tires (pneumatici), Reebok (abbigliamento), Monster (energy drink)e Harley Davidson (motori). Sempre sul terreno televisivo, i tre marchi più importanti di combat sports (UFC, Bellator e One Championship) raggiungono 300 milioni di appassionati in più di 170 Paesi nel mondo.

Il prossimo 12 luglio nel kickboxing, altra diffusissima martial art, ci sarà il “rematch” (sotto l’egida di One Championship) tra l’armeno naturalizzato italiano Giorgio “The Doctor” Petrosyan (cinque volte iridato di Muay Thai – nella foto sotto) vs Petchmorakot Petchyindee (tre volte campione mondiale di Muay Thai) a Kuala Lumpur (capitale della Malesia). Petrosyan è supportato a livello sponsorship dal marchio italiano di abbigliamento Stone Island.

 

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Lorenzo Vulpis

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