Olimpiadi

Olimpiadi – I colossi dell’Nba sono i “paperoni” di Pechino 2008

I Paperoni di queste Olimpiadi sono proprio loro, i giganti dell’Nba. Dei dieci sportivi più facoltosi alle Olimpiadi, sette arrivano dal più prestigioso torneo di basket della Terra. Quattro giocano nel Dream Team Usa, che da sedici anni – dai Giochi di Barcellona del ’92 per l’appunto, hanno scelto come ritiro olimpico alberghi da mille e una notte.

Kobe Bryant e Lebron James si dividono i primi due posti di questa speciale classifica: il primo, secondo una classifica stilata dallo statunitense Forbes, guadagna ogni anno la bellezza di ventiquattro milioni e mezzo di euro, il secondo si ferma – povero lui! – a 23 milioni e ottocentomila. Insieme ad altri due compagni dello squadrone a stelle e strisce, Dwaine Wade (sesto con 16,9 milioni di ingaggio annui) e Jason Kidd (ottavo a 12,5 milioni di euro) sono loro i «quattro moschettieri dei giochi a sei zeri»: ogni volta che scenderanno sul parquet olimpico di Pechino, porteranno in dote ingaggi per un valore totale di 77,7 milioni di euro.

Alla faccia del buon vecchio spirito olimpico e del decoubertiniano «l’importante è partecipare», prontamente ribattezzato «l’importante è guadagnare» anche da altri tre monumenti del basket Nba: Yao Ming, colonna di 223 centimetri della Cina mai così desiderosa di impossessarsi del medagliere finale, che gli Houston Rockets ricoprono con 17,6 milioni di euro all’anno, il tedesco Dirk Nowitzki (ottavo con 15,7 milioni di euro) e lo spagnolo Pau Gasol, compagno di Bryant nei Los Angeles Lakers, in coda al gruppo con 9,4 milioni. Tirando le somme, i magnifici sette dell’Nba si portano a casa ogni anno 120,4 milioni di euro.

fonte: Il Giornale

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Marcel Vulpis

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