Olimpiadi

Olimpiade – La vittoria di Roma2020 diventa un caso politico

Una volta scelto tra Roma o Venezia partira’ la sfida internazionale: le citta’ candidate dai singoli Comitati Nazionali diventano infatti Applicant City; il Cio effettuera’ una prima scrematura entro marzo 2012; le citta’ selezionate dovranno consegnare i dossier di candidatura a novembre 2012; a luglio 2013 ci sara’ la scelta definitiva nel corso di una cerimonia a Buenos Aires. Roma o Venezia dovranno comunque competere contro avversarie del calibro di Monterrey, Abu Dhaby, Nuova Dehli, Madrid e Istanbul.
Ma quali sono le caratteristiche delle candidature di Roma e Venezia? Se la Capitale punta ad Olimpiadi ”eterne” e sulla riqualificazione del fiume Tevere, la citta’ lagunare pensa a Giochi ”a misura d’uomo”, con l’atleta al centro di tutto. Per entrambe, pero’, la parola d’ordine e’ ”no a cattedrali nel deserto”.
Roma sfruttera’ gran parte degli impianti sportivi esistenti, ma allo stesso tempo cerchera’ di approfittare delle Olimpiadi per lasciare un’eredita’ ai suoi cittadini.
Per questo, Alemanno ha annunciato che i Giochi, se assegnati, daranno vita alla piu’ vasta operazione di riqualificazione urbanistica e ambientale mai progettata nel nostro Paese.
La spesa per l’eventuale organizzazione delle Olimpiadi a Roma e’ di 1 miliardo e 900 milioni di euro, tutti provenienti dai privati, che attiveranno un giro d’affari da 13 miliardi, la creazione di migliaia di posti di lavoro e un aumento del 20% del flusso turistico. Il budget per la candidatura e’ di 42 milioni di euro.
Il dossier capitolino, in particolare, punta sulla riqualificazione del Tevere, il completamento della citta’ dello sport di Tor Vergata, lo sviluppo del sistema aeroportuale e delle infrastrutture di trasporto urbano, l’ammodernamento e l’edificazione di molti impianti sportivi destinati ai giovani e alle famiglie anche nelle periferie della citta’.
Il progetto olimpico di Roma si insedia su due poli, a nord e a sud-ovest della Capitale. Il cuore dei Giochi sara’ il parco Olimpico, dove verranno inseriti tutti i principali impianti sportivi e le sedi ufficiali. Il parco olimpico occupera’ una vasta area che comprende Saxa Rubra, Tor di Quinto, Acqua Acetosa, Flaminio, Foro Italico e Aeroporto dell’Urbe. L’ossatura del quadrante Nord sara’ proprio il Tevere: e’ infatti previsto un parco fluviale, che comprende 12 chilometri di corso d’acqua, che partira’ dalla diga di Castel Giubileo fino a Ponte Milvo e a Ponte Duca D’Aosta, andando a costituire la ”spina dorsale” dei Giochi. Per quanto riguarda il polo Sud-Ovest, invece, le aree interessate saranno quelle della Fiera di Roma, l’Eur, Ostia, i Castelli Romani e Tor Vergata. Ma nel progetto Olimpico c’e’ spazio anche per il Circo Massimo e i Fori Imperiali, che ospiteranno rispettivamente Beach Volley e la partenza del ciclismo su strada. Alcune gare di calcio, inoltre, si terranno all’Aquila. In tutto, a Roma verrano utilizzati 42 impianti, 33 dei quali gia’ esistenti.
 
fonte: ASCA 
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Marcel Vulpis

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