Federazioni Italiane

Nuoto – Il piano commerciale 2011-12 della FIN

Una
giornata intera dedicata alla Federazione Italiana Nuoto, ai Campioni del mondo
del Settebello e agli sport acquatici. Dopo la cerimonia di questa mattina con
i campioni del mondo di Roma ’94, che hanno premiato i campioni di Shanghai
2011, e la presentazione dei nuovi campionati di pallanuoto di A1, che prendono
il via sabato 1 ottobre (venerdì 30 settembre c’è l’anticipo), e dopo il
Consiglio Federale del pomeriggio, alle 19 è iniziato il primo Workshop della
storia moderna della FIN.  

La
Federazione Italiana Nuoto e la Acciari Consulting, presso la Sala Convegni del
Foro Italico, già Sala Rossa, hanno presentato a tutti gli operatori della
comunicazione e alle aziende di mercato i programmi e il piano marketing
inerente le discipline acquatiche per il 2012.

Sono
intervernuti al Workshop il Presidente della FIN, Paolo Barelli, il Presidente
del Comitato Promotore Roma 2020, Vicepresidente del CIO, Mario Pescante, il
Vicepresidente della Pianoforte Holding SpA, Carlo Palmieri, l’advisor
commerciale FIN, Alberto Acciari, il Commissario Tecnico della Nazionale di
pallanuoto campione del mondo a Shanghai 2011, Alessandro Campagna.

Ha
aperto i lavori Mario Pescante che ha salutato la platea: “Sono venuto per
salutare molti amici. All’epoca la Federazione Italiana Nuoto era soprattutto
pallanuoto e tuffi ed ora vince in tutti i settori. Tutto questo grazie al
Presidente Paolo Barelli, al suo impegno, al lavoro della sua Federazione.
Questo miracolo è ormai costante da anni, anche grazie alle società dove
crescono campioni meravigliosi che esplodono poi alla massima potenza. La
finale della pallanuoto dei Mondiali non è stata una partita, è stato un evento
formidabile. In un periodo di fondi carenti e di crisi economica, ci vuole
soprattutto passione. La FIN sarà una delle poche federazioni in prima linea
alle Olimpiadi per cercare di vincere”.

Il
Presidente della Federnuoto Paolo Barelli ha poi illustrato le potenzialità di
una Federazione in piena espansione: “I numeri della FIN sono veramente
importanti e consistenti. Cinque milioni di praticanti, ovvero chi in modo
periodico frequenta i nostri corsi o pratica i nostri sport. Questi numeri sono
implementati dai successi dei nostri atleti e dei nostri club. Una crescita
costante, che ha portato ad oltre un milione i praticanti in più negli ultimi
dieci anni. La linfa vitale della Federazione è rappresentata dalle società,
senza le quali la stessa non potrebbe esistere. Ai Mondiali di Shanghai abbiamo
vinto 10 medaglie in tutte le discipline, di cui sei medaglie di valore
olimpico. Questo riflette il lavoro di oltre 1500 società, che hanno raggiunto
una conoscenza e una capacità imprenditoriale di alto livello. Tecnologie
avanzate, applicate agli impianti, capacità manageriali e di organizzazione. Da
uno dei dati più importanti dello studio di Acciari consulting, si evince come
la Federazione formi circa 10.000 nuovi tecnici l’anno, sia come istruttori o
allenatori che come assistenti bagnanti. Questo grazie alla capacità dei nostri
dirigenti periferici, dei nostri fiduciari collegati con la sede centrale. La
FIN deve combattere quotidianamente con gli spazi d’acqua, questo si aggrava se
si aggiunge alle difficoltà economiche nella gestione degli impianti che hanno
costi molto elevati. In tal senso, di comune accordo con i comitati regionali,
la FIN gestisce molti Centri Federali che non sono in concorrenza con le
società, ma che fungono da supporto per una migliore diffiìusione qualitativa
delle discipline acquatiche”.

Molto
interessante l’intervento del CT del Settebello iridato, Sandro Campagna, che
ha focalizzato sulla vocazione olimpica della pallanuoto e i suoi numeri
vincenti: “La vittoria dei Mondiali porta a 16 le medaglie internazionali
della pallanuoto tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei, numeri importanti se
paragonati a sport olimpici come il volley, che ha vinto dodici medaglie.
Abbiamo conquistato quattro medaglie d’oro olimpiche, tra maschi e femminie. Un
record se si pensa che solo il calcio ha vinto l’oro nel 1936 a Berlino. Il
campionato italiano di pallanuoto ha un valore di circa un milione e mezzo di
euro, una goccia in mezzo al mare rispetto ai competitors come il calcio e il
basket. Questo per il basso numero di praticanti di 18000 unità. Ma è un numero
che dovrebbe essere interpretato più approfonditamente, inserito nel contesto
generale del movimento che conta cinque milioni di praticanti. Con la
necessaria opera di promozione, i margini di crescita sono enormi. C’è dunque
una sfida da affrontare, per innescare una scintilla che funga da volano
emozionale. La vittoria di Shanghai, che è stata vista da oltre un milone e
mezzo di telespettatori su raisport (record assoluto di share per il canale
tematico ndr), ci aiuterà ma non basta. Nel mese d’agosto su twitter la parola
pallanuoto è stata tra le top ten delle parole usate. Le possibilità ci sono
tutte. Non vogliamo essere uno sport senza volto. Le emozioni di Shanghai
devono essere concretizzate: spirito di gruppo, spirito di sacrificio,
abnegazione nel lavoro sono valori su cui puntiamo. Sono convinto – che in un
momento di grande austerity – gli sponsor investiranno in qualità e meno
quantità. Siamo una cenerentola nel mondo delle sponsorizzazioni, ma abbiamo
dei modelli positivi, dei giocatori giovani con tante storie positive. Credo
che in vista delle Olimpiadi del 2012 possiamo essere estremamente attrattivi
per le aziende. La promessa è che in questi dieci mesi che ci dividono da
Londra, lavoreremo con la stessa umiltà e la stessa voglia vincente che ci ha
portato al titolo iridato”.

Carlo
Palmieri ha poi presentato il case history dell’azieda Carpisa Yamamay e Jaked:
“Il gruppo Pianoforte holding compie dieci anni, insieme a marchi come
Carpisa, Yamamay, e Jaked. Molti dei valori indicati dal citt’ Sandro Campagna
ci hanno accompagnato da quando siamo nati come piccola azienda. Eravamo 100
punti vendita, ora siamo 1100. La pallanuoto all’inizio rappresentava un
veicolo positivo e fondante. Poi dal 2008 abbiamo scoperto Federica Pellegrini
e il nuoto, ed insieme abbiamo percorso tre anni molto fortunati. C’è stata una
crescita continua fino al 2009, quando siamo diventati sponsor tecnico
ufficiale della FIN con Jaked. Abbiamo sempre cercato di dare qualcosa in più
rispetto ai bilanci, ci abbiamo messo il cuore. Tania Cagnotto per esempio è
nostra testimonial come azienda giovane, dinamica e sportiva. Ci piace partire
con progetti dal basso come quello della società Acquachiara di pallanuoto che
in tre anni è arrivata fino in serie A1. Alle aziende dico che non si devono
fermare ai grandi eventi ma partire anche dalle piccole storie per creare
progetti vincenti”.

Ha
chiuso la convention Alberto Acciari che ha illustrato le linee guida del piano
commerciale della Federazione, sottolineando come l’importanza dell’obiettivo
olimpico per tutti gli sport acquatici verso Londra 2012 si riflette
nell’impegno degli atleti e nella loro voglia di superare se stessi e i propri
avversari per centrare l’obiettivo comune di una carriera e di una vita intera.
Del resto in questo momento si concentrano le decisioni di budget per i piani
di comunicazione delle aziende. Decisioni strategiche che si riconoscono con il
mondo degli sport acquatici e apprezzano i suoi valori basati sull’etica, la
professionalità, l’agonismo, la combattività, la bellezza e l’eleganza dei
propri atleti.

La
FIN è da anni tra le Federazioni leader dello sport nazionale ed
internazionale, per i risultati conseguiti in campo agonistico e sociale, per
la preparazione e l’aggiornamento dei propri tecnici, per il numero di
tesserati e praticanti, per la valenza educativa delle proprie discipline, che
assommano ai benefici dello sport la sicurezza derivante dalla conoscenza
dell’elemento acqua. In tal senso continua la sua crescita professionale e
commerciale col fine di far conoscere al meglio il proprio  know how e mostrare alle aziende le grandi
opportunità nell’affiancare il proprio brand ai valori vincenti dello sport e
delle discipline acquatiche.

Illustrato a tutti gli operatori della comunicazione e alle aziende di mercato il programma marketing delle discipline acquatiche per il 2012. Relatori Barelli, Pescante, Campagna, Palmieri e Acciari
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Marcel Vulpis

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