(di Alessandro Presta) – A soli 8 mesi dalle Olimpiadi di Tokyo 2021, Nike ha ridotto il proprio budget di sponsorizzazione, comportando importanti tagli per gli sportivi del Regno Unito. Secondo quanto riporta il quotidiano britannico “The Times”, sono 60 gli atleti sponsorizzati del “Team GB” (Gran Bretagna) che hanno subito una riduzione dei propri introiti.

Le misure adottate dal brand d’abbigliamento sportivo fanno parte di un’ampia revisione, che si è resa necessaria dopo l’impatto finanziario della pandemia Covid-19. Già ad agosto, Phil Knight (il presidente del colosso Nike) ha confermato le perdite nel trimestre terminato il 31 maggio 2020. Secondo quanto scrive il portale specializzato “Sport Business”, la campionessa del mondo di eptathlon Katarina Johnson-Thompson è tra le atlete più colpite; mentre i velocisti Dina Asher-Smith e Reece Prescod sono tra quelli che hanno subito meno tagli.

Uno dei problemi più grandi, per gli atleti e per Nike, è che molto accordi di sponsorizzazione dovrebbero scadere nel 2020, in seguito alla conclusione delle Olimpiadi di Tokyo (previste appunto per l’estate 2020). Dopo la riprogrammazione dell’evento internazionale nel 2021, il brand si è trovato in una posizione intermedia, dovendo decidere, e soprattutto valutare finanziariamente, se estendere le proprie partnership in vista delle nuove date dei Giochi Olimpici.

Per l’azienda nata in Oregon la ripresa è iniziata con il primo trimestre dell’anno fiscale in corso, quando, secondo quanto riporta “Sport Business”, ha registrato vendite per 3.7 miliardi di dollari (giugno-agosto), con un aumento del 12% su base trimestrale. L’utile netto di Nike è stato di 1.5 miliardi di dollari (aumento dell’11%).