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L’eredità di Qatar 2022. Cresce il peso degli sponsor globali

(di Marcel Andrè Vulpis) – Si chiude oggi pomeriggio, alle ore 16 italiane, la 22ima edizione del Mondiale di calcio, l’evento per eccellenza del calendario FIFA a livello internazionale. Al Lusail Iconic stadium si affronteranno Argentina e Francia in un match tutto da seguire sotto il profilo del pathos. L’ultima di 64 partite che hanno confermato le gerarchie calcistiche (come nel caso delle finaliste), ma anche tante sorprese (l’eliminazione di Belgio, Germania e Brasile o la “sorpresa” Marocco, che ha giocato alla pari con tutti). Un Mondiale che ha fatto registrare numerosi record (163 gol segnati, fino ad oggi, con una media pari a 2,63 per incontro), già a partire dal fatto storico della prima “FIFA World Cup” in terra araba.

Un successo mediatico per lo Stato del Golfo, che, da alcuni anni, investe cifre “monstre” nel mondo dello sport (l’ultimo filone interessa, ad esempio, il mondo del padel professionistico) per promuoversi all’estero come destinazione per investimenti di alto profilo.

Numeri record per Qatar2022

Con 3,56 miliardi di contatti tv nell’arco di un solo mese è stata la rassegna più seguita nella storia del calcio moderno. L’Asia è il mercato di riferimento, sotto il profilo televisivo, con 1,55 miliardi di utenti collegati (il 43,7% del totale). L’Europa invece è al secondo posto (787 milioni di utenti e 20% della torta globale); l’Africa-Medio Oriente infine è sul gradino più basso del podio (590 milioni e 16,6%). Numeri complessivi in crescita nel confronto con le ultime due edizioni. In Russia (2018), l’audience televisiva ha superato il tetto di 3,26 miliardi, in Brasile (2014) la copertura tv  invece si è fermata a 3,19 miliardi.

Soprattutto il continente asiatico è tornato a crescere dopo una leggera flessione (-7,3%) registrata quattro anni fa in Russia (1,41 miliardi) rispetto al mondiale brasiliano (1,52 miliardi). L’area geografica con il maggiore tasso di sviluppo è l’Africa-Medio Oriente, che, tra il 2014 e il 2018, ha fatto segnare un +66,2%, passando dai 323 milioni di contatti televisivi del Brasile ai 537 milioni dell’evento ospitato dalla Russia.

Secondo l’agenzia brasiliana Sports Value, più di 2,6 miliardi di persone hanno seguito in tv il Mondiale per almeno 30 minuti nel corso dell’evento, fino ad arrivare al record di 3,36 miliardi di fan solo per 60 secondi.

Ricavi commerciali in crescita 

La Coppa del Mondo 2022 è entrata ufficialmente nel guinness dei primati. Ha portato, nelle casse dell’ente svizzero, 6,2 miliardi di euro di entrate complessive, con i diritti tv a fare la parte del leone (circa 3,1 miliardi di ricavi), in linea con quanto incassato in Russia (3,12 miliardi). Di poco superiori a quattro anni fa (1,66 miliardi di euro) invece le entrate da sponsorizzazioni (1,72 miliardi). In area 1 miliardo poi l’introito collegato alla vendita dei biglietti (inizialmente erano attesi più di 1,5 milioni di tifosi in concomitanza con le 64 partite del torneo). Ulteriori 400 milioni, infine, sono arrivati dal merchandising ufficiale.

Boom di sponsor arabi per la Fifa

Sette, in questa edizione, i partner internazionali dell’ente elvetico: Adidas, Coca-Cola, Hyundai/Kia, Visa, Wanda, Qatar airways e Qatar Energy. La compagnia di bandiera qatariota è entrata ufficialmente ne 2017. Qatar Energy, invece, ha debuttato nel 2021. Prima la sponsorizzazione della Fifa Arab Cup, per iniziare a legarsi ad eventi di profilo internazionale, poi il sodalizio con gli organizzatori della Coppa del Mondo (è l’ultima edizione, tra l’altro, con 32 squadre iscritte al torneo). A queste aziende si sono affiancate altre sette realtà internazionali (sponsor dell’evento mediorientale): il colosso indiano Biju’s, China Mengniu, Crypto.com, Hisense, McDonald’s, Vivo e Budweiser. Quest’ultimo (investe 75 milioni di euro all’anno) salito, tra l’altro, agli onori della cronaca per non aver particolarmente apprezzato il divieto qatariota di vendita degli alcolici all’interno degli stadi. Terminata la rassegna iridata l’attenzione, inevitabilmente, si sposterà tra Stati Uniti, Canada e Messico, dove la FIFA organizzerà la prossima edizione nel 2026.

 

 

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