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La Strage allo stadio di Port Said, 74 morti e 248 feriti

la strage di ieri in Egitto. Un popolo che ne ha viste tante, forse troppe nell’ultimo periodo ha fatto parlare di se per un altro spettacolo di violenza.
Come saprete ieri sera ci sono state almeno 73 persone morte e un migliaio di feriti, incredibile l’aumento delle cifre sui social network, al termine di una partita di calcio a Port Said, città molto povera nel nord del Paese, dopo una partita
di calcio.
I fatti sono questi, la squadra ospite, la famosissima e imbattuta al-Alhy perde contro la squadra di casa l’al-Masri e i tifosi di quest’ultima subito dopo la partita invadono il calcio per linciare i giocatori, prontamente evacuati con voli di emergenza dell’esercito, e tifosi della squadra avversaria. Inizialmente si pensava che fosse solo questione di rivalità sportiva ma per chi conosce bene, o anche in parte, la storia recente del paese sa che non è limitato solo a quell’aspetto, la “pratica” Mubarak/esercito/fratelli musulmani/piazza tahrir è ancora da archiviare.
Da notare che mentre a Port Said succedeva la mattanza, al Cairo lo stadio è andato fuoco dopo che l’arbitro ha sospeso la partita
tra il Zamalek e l’Ismaili.

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Cristian Lanzanova

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