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La direttiva di omologazione dei motori in F1: Toto Wolff «Non si è voluta colpire Mercedes».

(di Federica Calabrese) – Lo scorso gennaio la FIA aveva decretato che i team clienti dovessero possedere hardware e software identici a quelli usati dal team principale. Una decisione questa scaturita dalle necessità di avere una omologazione operativa delle vetture, le cui uniche variazioni circa olio e carburante, potessero essere accettate solo per motivi di sponsorizzazione.

Dopo il provvedimento, i rumors non si erano fatti attendere: la scelta si sosteneva fosse stata presa per colpire Mercedes e che i fautori fossero proprio i team satellite Force India e Williams.

Ad oggi la smentita del direttore esecutivo della casa tedesca, Toto Wolff «Non c’è motivo di pensare che i nostri team clienti possano aver avanzato una richiesta simile – sostiene -, forniamo loro le stesse powerunit da sempre».

Stessa benzina, stesso motore calibrato su medesima specifica di carburante dunque per i motori Mercedes «Crediamo così di avere una velocità di apprendimento maggiore sulle specifiche della vettura – conclude Wolff – viceversa rallenteremmo il lavoro del team».

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Redazione

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