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Fallimento S.s. Lazio? Lotito teme disordini sociali

Dovrà combattere su due fronti Claudio Lotito (presidente S.s. Lazio) in questa difficile prima stagione calcistica. Da un lato lo spettro della B, dall’altro il fantasma ancora più angosciante del fallimento societario.

Nelle ultime ore il numero uno biancoceleste ha sparato a zero sul sistema arrivando perfino a prevedere disordini sociali se la società capitolina non potrà aderire a quanto previsto dal decreto legge 138/2002, in merito alla possibilità di rateizzare il debito con l’agenzia delle Entrate (pari a 150 mln di euro). Se, infatti, non verrà accettata questa soluzione il team romano rischia seriamente il fallimento (come d’altronde ha sottolineato lo stesso Lotito in questi giorni).

Una volta risolto il problema fiscale e il nodo dello stadio di proprietà la Lazio potrà vivere autonomamente per sempre Così ha dichiarato ieri Lotito ai giornali.

Sarà vero, ma in questi ultimi tre anni chiunque abbia gestito la società biancoceleste ha presentato progetti che non si sono avverati dando la colpa al predecessore.

Nell’ultimo mese, tra l’altro, lo stesso Lotito sulla Rai aveva detto che la situazione finanziaria della società era nettamente migliorata e vedeva sereno dinanzi a sè. Poi nelle ultime ore è arrivata la notizia del rischio fallimento.

Delle due l’una: o non si sa cosa si sta dicendo (e allora sarebbe meglio aspettare prima di fare dichiarazioni trionfalistiche) oppure si sa tutto, ma si preferisce navigare a vista sperando nel miracolo. In entrambi i casi il nostro giudizio non è assolutamente positivo per questo tipo di gestione societaria. Non si può pensare di prendere, ma soprattutto gestire un club di A come la S.s. Lazio con investimenti al lumicino.

E’ tempo che entrino in campo nuovi investitori con idee chiare sul futuro di questa società, ma soprattutto in grado di sviluppare progetti economico-sportivi di media-lunga durata. Altrimenti è meglio volare più in basso, ma senza far soffrire i tifosi, che sono l’unico valore reale di ogni football club (in Italia ed all’estero).

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Marcel Vulpis

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