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F1: IL GOVERNO CATALANO SPINGE PER LA CONFERMA DEL GP DI SPAGNA AL MONTMELÒ

(di Marco Casalone) – In occasione della presentazione del Gran Premio di Spagna di Formula 1 Aramco 2021, in programma dal 7 al 9 maggio prossimi presso il Circuit de Barcelona-Catalunya, il Ministro per gli Affari catalano Ramon Tremosa ha confermato l’esistenza di una trattativa con Liberty Media Corporation (mass media company americana proprietaria di Formula One Group) per inserire stabilmente l’appuntamento del Montmelò nel calendario del campionato del Mondo a partire dal 2022.
Alla fine dello scorso anno, la Generalitat de Catalunya (il governo della regione autonoma) e il Reial Automòbil Club de Catalunya (RACC) avevano rinnovato l’accordo con Formula 1 per un’ulteriore stagione a fronte del pagamento di 22 milioni di euro, una cifra di poco superiore rispetto ai 19 milioni delle due precedenti edizioni: nei piani degli organizzatori, però, le entrate avrebbero dovuto superare i 25 milioni di euro già nel 2020, il 60% delle quali provenienti dalla vendita dei biglietti, ma la pandemia da COVID-19 ha portato allo svolgimento dei Gran Premi a porte chiuse, azzerando di fatto ogni possibile ricavo.
Nel corso della cerimonia, che ha visto anche la presenza del presidente del RACC Josep Mateu, del sindaco di Montmelò Pere Rodriguez, dell’ex piloti di F1 Pedro de la Rosa e del collaudatore della Scuderia Ferrari Marc Genè, sono state illustrate le misure di sicurezza ed il protocollo per contenere la trasmissione del Coronavirus a cui dovranno sottostare gli oltre 2.000 addetti ai lavori presenti all’interno dell’autodromo nei tre giorni di gare.
“Il Montmelò non uscirà dal calendario nel 2022 e non verrà nemmeno utilizzato in rotazione con altri circuiti: la Catalogna è un paese appassionato di motori e il nostro obiettivo è farne un vero e proprio quartier generale permanente per la Formula 1” ha dichiarato lo stesso ministro Tremosa, “Sono queste competizioni a collocare Barcellona e tutto il territorio sulla mappa dei grandi appuntamenti internazionali ed un numero sempre maggiore di città in tutto il mondo sta conoscendo lo straordinario impatto economico che può creare un evento così importante: basti considerare che, per quanto riguarda la stessa Catalogna, per ogni euro pubblico investito nel Circuit si genera un ritorno nel prodotto interno lordo della regione compreso tra i sette e i dieci euro”.
Nel novembre dello scorso anno, la Camera di Commercio di Barcellona aveva presentato uno studio sui benefici che deriverebbero dall’urbanizzazione dei terreni che circondano l’impianto e che porterebbero ad un aumento di 2.600 posti di lavoro e di circa 550 milioni di euro di fatturato: anche se la decisione della Generalitat non è ancora stata ufficializzata, il via libera al progetto da parte del governo appare molto probabile, con i lavori che potrebbero partire nel corso del primo semestre del 2023.
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Redazione

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