(di Guido Paolo De Felice) – Sul palcoscenico di Euro2020, la nazionale inglese si distingue non soltanto per essere una delle squadre più accreditate tecnicamente in campo, ma anche per il ricco e diversificato portafogli di sponsorizzazioni e partnership costruito dalla Football Association (The FA). Sono ben 29, infatti, i partner ufficiali.

Lo sponsor tecnico è tutt’oggi rappresentato dalla Nike. Il brand americano realizza tutto il materiale tecnico fin dalla primavera del 2013, a seguito della vendita da parte della stessa Nike, della Umbro, che era stato, fino ad allora, lo sponsor tecnico della nazionale dei Tre Leoni fin dagli anni ’50.

Dalla stagione 2018/2019, i palloni da gioco, invece, sono forniti dalla Mitre, antica azienda britannica produttrice di attrezzature sportive, con una storia di più di due secoli alle spalle.

Dal 2019 è attiva la partnership col colosso britannico delle telecomunicazioni BT (British Telecom), la quale, in base ad un accordo quinquennale da circa 50 milioni di sterline, appone il proprio logo sui kit di allenamento di tutte le nazionali di calcio inglesi, sia maschili che femminili, di qualsiasi età.

Parte dello stesso accordo è la sponsorizzazione, sempre mediata da BT, dello stadio di Wembley, e di tutta la connessione in 4G e 5G realizzata attraverso il marchio dell’operatore di telefonia mobile EE (Everything Everywhere), acquisito dalla stessa BT nel 2015.

Una delle partnership più innovative è quella stretta con Cognizant, multinazionale statunitense specializzata in servizi digitali, tecnologici, consulenza e gestione, scelta per guidare il processo di trasformazione digitale della FA. Altri partner strategici nel campo delle tecnologie e dei new media sono rappresentati da LG, Google Cloud e PayPal.

Tra i partner britannici della Federcalcio inglese troviamo poi importanti colossi assicurativi, quali la corporazione Lloyd’s di Londra e la compagnia privata Vitality, istituti bancari, come l’antica Barclays, fondata nel lontano 1690, con sede in Lombard Street, da sempre definita la “Wall Street” londinese, e la più grande società immobiliare al mondo, la Nationwide Building Society, che conta oltre 15 milioni di membri.

Partnership importante è anche quella stretta con la Emirates, la compagnia aerea di bandiera dell’Emirato Arabo di Dubai, che riveste anche il ruolo di Title Sponsor della FA Cup, la principale competizione nazionale collaterale alle diverse leghe.

La multinazionale britannica di trasporti pubblici National Express è invece il partner ufficiale di trasporto delle nazionali e della FA Cup.

Altra partnership prestigiosa è quella con la Thomas Lyte, azienda rinomata come uno dei più grandi produttori di trofei al mondo, che da più di vent’anni progetta e realizza sia i trofei che l’argenteria utilizzata come premi delle principali competizioni della FA.

L’americana Fanatics, azienda leader nell’e-commerce sportivo, gestisce invece dal 2018 il merchandising ufficiale.

Numerose sono poi le collaborazioni strette nel campo del food&beverage: sono infatti partner della FA, multinazionali quali Coca-Cola, Budweiser, McDonald’s, Snickers, oltre alle britanniche Lucozade (bevanda energetica), Weetabix (cereali), Walkers (patatine) e Deliveroo (consegna di cibo a domicilio). Altra importante azienda britannica, che dal 2019 ha legato il proprio nome alla FA, per sostenere in particolar modo il calcio femminile, è la catena di farmacie Boots. Nel verso del sostegno al mondo del calcio femminile inglese è anche le partnership strette con la californiana Disney e con l’azienda di pneumatici Continental, quest’ultima anche Title Sponsor della FA Cup femminile. Un ruolo simile è svolto dalla partnership stretta con la giapponese Pokémon per la promozione e la sponsorizzazione del futsal. La collaborazione con l’’azienda inglese di materiali da costruzione Buildbase, invece, sponsorizza tutto il movimento del calcio dilettantistico della FA.

Più recente, infine, è la collaborazione stretta con la Dettol, marchio mondiale di antisettici e prodotti per l’igiene, che in tempi di pandemia svolge un ruolo essenziale come responsabile di tutti i protocolli di pulizia degli stadi inglesi e come supporto costante per adottare le migliori misure igieniche a protezione dei calciatori.