ESCLUSIVA – Lo studio AGCM: i conti sulle sponsorship non tornano

4_583_JK87yNT9AO-200x.jpgAbbiamo studiato con attenzione i risultati finali dell’Indagine sul calcio professionistico in Italia diffusa ai media e pubblicata sul sito ufficiale (www.agcm.it) dall’Autorità del Garante della Concorrenza e del Mercato, in data 05 gennaio (ripresa in “pompa magna” anche sulla Rai).


Il “fiore all’occhiello” di Sporteconomy.it, sin dalla sua nascita, sono state sempre le sponsorship di maglia e, anche quest’anno, per scelta abbiamo dato in esclusiva assoluta al quotidiano economico “ItaliaOggi” i dati della stagione 2006/7. Nemmeno Il Sole 24 Ore ha pubblicato simili dati. Si trattava, quindi, di dati consultabili direttamente tramite un semplice monitoraggio della mazzetta dei quotidiani che l’AGCM riceve ogni giorno presso la sede di Piazza Verdi.


Che cosa invece abbiamo trovato a pag. 40 dello studio AGCM relativamente alle sponsorship dei club di “A”: una tabella dati 2005/6 con dati vecchi e neppure esatti (tra l’altro) con la citazione di una fonte inglese. E sì perchè per avere i dati economici degli investimenti delle maglie italiane di calcio bisogna andare perfino a consultare un sito (da noi mai preso come punto di riferimento) britannico. E’ vero che siamo esterofili per natura, ma così si esagera.


Risultato? Chi dovesse leggere questa parte dello studio avrebbe una visione non corretta del mercato delle sponsorizzazioni, calcolando poi che, in un solo anno, in Italia proprio in questo settore ci sono stati cambiamenti radicali sotto il profilo economico e di strategia commerciale. Questi elementi non li troviamo in alcun modo e quindi non capiamo come l’AGCM, che dovrebbe essere per risorse (economiche e umane) quantitativamente più forte di Sporteconomy.it, sia riuscita a realizzare un report che non ha alcun peso specifico per chi lo legge con attenzione.


Noi di Sporteconomy.it l’abbiamo trovato obsoleto e di alcun aiuto per il nostro lavoro. Figuriamoci per i nostri Parlamentari, che non essendo tecnici del settore, dovrebbero avere a disposizione mezzi e informazioni in tempo reale di primissima scelta per poter prendere le migliori decisioni. Un plauso (naturalmente ironico) va anche ai giornalisti “generalisti” italiani (professionisti e pubblicisti) che hanno pubblicato (il giorno dopo l’uscita della ricerca) questi dati senza approfondire queste tematiche.


Poteva mai essere Footballeconomy.com la fonte primaria per capire lo stato dell’arte delle sponsorizzazioni di maglia del calcio italiano?Anche un bambino avrebbe subdorato che qualcosa non girava. Ironia della sorte Footballeconomy.com ha ripreso questi dati da un’altra fonte ancora. Pertanto l’addetto dell’AGCM, che ha navigato sul sito inglese, non si è neppure accorto che i dati dei britannici non erano la fonte primaria, bensì secondaria.


Così come il termine “backtrop” (punto 112) inserito persino in corsivo non ci risulta, semmai è backdrop. Per il futuro ci mettiamo a disposizione dell’AGCM e degli enti preposti (come per esempio il Ministero dello Sport) per fornire consulenza su questo mercato specifico, perchè notiamo che c’è molta confusione. Così come l’abbiamo fatto quest’anno quando siamo stati contattati da L’Espresso o ancor prima dal Censis.


La nostra “paura” è che l’AGCM non conosca neppure quali sono le fonti primarie “italiane” nel settore dell’analisi del mercato delle jersey-sponsorship del calcio. Ma speriamo, magari, di sbagliarci.


La redazione di Sporteconomy.it 10.01.2007.

Abbiamo studiato con attenzione i risultati finali dell’Indagine sul calcio professionistico in Italia diffusa ai media e pubblicata sul sito ufficiale (www.agcm.it) dall’Autorità del Garante della Concorrenza e del Mercato, in data 05 gennaio (ripresa in “pompa magna” anche sulla Rai).

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