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DECRETO CRESCITA – STATUTI APS, MOLEA (AICS): NON SFUMI LA PROROGA AL 2020, CONFUSIONE NON AIUTA

“La rimodulazione dell’emendamento istituirebbe il beneficio solo per le bande musicali. Se così fosse sarebbe una beffa per il mondo dell’associazionismo: dateci certezze”.

Prima l’annuncio della proroga al 2020, ora lo spettro del passo indietro lasciando il beneficio solo ad alcuni. “Così non va – commenta il presidente Bruno Molea (Presidente AICS – nella foto in primo piano) -. L’associazionismo arranca di fronte alle tante incognite ancora legate dalla riforma: ci si diano certezze e più tempo”.
Il nodo è la presunta proroga per gli adeguamenti statutari delle associazioni di promozione sociale, Onlus e organizzazioni di volontariato, ad oggi ancora fissati entro il prossimo 2 agosto. Nel corso della discussione al decreto Crescita, nei giorni scorsi, in sede di commissioni riunite V e VI della Camera era stato approvato un emendamento che, se convertito in legge, avrebbe infatti prorogato i termini al 30 giugno 2020. Giubilo nel mondo delle Aps subito spento dalle voci di una rimodulazione dell’emendamento che in realtà manterrebbe il beneficio della proroga solo per le bande musicali, escludendo tutti gli altri.
Se così fosse, sarebbe una vera beffa – ha commentato il presidente di AiCS Bruno Molea, già membro del coordinamento nazionale del Forum Terzo Settore e anche del Consiglio del Terzo Settore, in qualità di presidente Fictus -. Le realtà più grandi e strutturate si sono già adeguate ai limiti imposti attualmente dalla legge: AiCS, ad esempio, ha modificato il suo statuto secondo quanto richiesto dalla norma un mese fa, ben prima del 2 agosto. Ma il mondo dell’associazionismo è composto da una molteplicità di piccole realtà che hanno bisogno di tempo ma ancor di più di certezza. Concordo con la portavoce del Forum, Claudia Fiaschi, quando chiede a riguardo certezza sull’eventuale proroga e, ancor di più, certezza sui tempi di entrata in vigore del registro unico del Terzo settore. Diversamente, come ribadisce la Fiaschi, una nuova scadenza slegata al funzionamento del registro rischia solo di introdurre ulteriori elementi di incertezza”.

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Redazione

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