Londra 2012

Caso Schwazer – La posizione di Garmin, sponsor di Schwazer

SIAMO VICINI AD UN UOMO CHE HA COMMESSO UN ERRORE

 

La vicenda che riguarda Alex Schwazer ci addolora e, senza ombra di dubbi, deve essere stigmatizzata in ogni suo aspetto, a partire dalla motivazione che ha spinto l’atleta ad assumere sostanze proibite contravvenendo ai principi fondanti dello sport: il rispetto delle regole.

Tuttavia, quando abbiamo deciso di affiancare il nostro brand all’atleta Alex Schwazer lo abbiamo fatto coerentemente con le scelte e i valori dell’azienda che rappresentiamo: valutiamo la persona prima ancora che l’atleta che porterà il nome Garmin in giro per le competizioni di tutto il mondo. Ne sono un chiaro esempio atleti come Alessandro Zanardi, Simone Moro e Alessandro Fabian.

È per questa ragione che ora più che mai, desideriamo esprimere ad Alex la nostra vicinanza, perché se da una parte l’atleta ha sbagliato (e per quanto commesso giustamente pagherà) dall’altra vogliamo salvaguardare la persona che abbiamo conosciuto. Vogliamo essere vicini ad Alex nel bene e nel male. Garmin vuole vivere con gioia i successi dei propri atleti, ma non vogliamo esimerci dal condividere anche i momenti di forte difficoltà dei nostri testimonial.

Ora è il tempo di lasciare che la legge sportiva faccia il suo corso e che Alex ritrovi un po’ di serenità, ma desideriamo esprimergli la nostra vicinanza non appena lo riterrà opportuno per guardare insieme al prossimo futuro: perché questo non accada più, né a lui né ad altri.

 

Stefano Viganò

Managing Director Garmin Italia

 

Sporteconomy pubblica la “posizione” (in questo caso ancora aperta) di Garmin, sponsor del marciatore azzurro Alex Schwazer trovato positivo a un controllo a sorpresa della WADA, lo scorso 30 luglio in Germania, a pochi giorni dalla partecipazione ai Giochi di Londra. 

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Marcel Vulpis

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