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Calcio – La ricerca annuale Deloitte sul calcio europeo

Il calcio europeo ha raggiunto i 15,7 miliardi di euro di ricavi nel 2008/2009, nonostante l’impatto della crisi economica globale. È quanto emerge dall’ultimo “Annual Review of Football Finance” di Deloitte, secondo il quale le prime cinque grandi Federazioni europee – le cosiddette Big Five: Inghilterra, Germania, Spagna, Italia e Francia – sono riuscite a raggiungere complessivamente nel 2008/09 i 7,9 miliardi di euro (dai 7,7 miliardi di euro del 2007/08). La Bundesliga, la Serie A e la Ligue 1 hanno ottenuto incremento una crescita, grazie a tre grandi fonti di ricavi – cessione dei diritti TV, vendita dei biglietti e diritti commerciali. 

La Premier League inglese ha conservato la prima posizione a livello mondiale in termini di ricavi e le sue squadre hanno generato 2,3 miliardi di euro. Il deprezzamento del 7% della sterlina sull’euro ha, tuttavia, contribuito a diminuire il divario (0,7 miliardi di euro) con la principale rivale, la Bundesliga tedesca, che ha registrato un aumento record del 10%, toccando quota 1.575 milioni di euro. Ciò ha permesso alla Bundesliga di superare La Liga spagnola, che ha ottenuto entrate di 1.501 milioni di euro, grazie alle triplici vittorie di Barcellona e Real Madrid, mentre è sceso il totale dei ricavi  degli altri 18 club. I ricavi della Serie A sono aumentati di 73 milioni di euro (5%) registrando 1.494 milioni di euro, davanti alla francese Ligue 1,  i cui ricavi hanno superato 1 miliardo per la prima volta, arrivando a 1.048 milioni. 

La Serie A deve la sua crescita nella stagione 2008/2009 a un incremento di tutte e tre le principali fonti di ricavi – spiega Dario Righetti, Partner di Deloitte, responsabile del Consumer Business – I diritti TV sono cresciuti di 29 milioni di euro (+3%) arrivando complessivamente a 892 milioni di euro. I ricavi generati dalla vendita dei biglietti hanno registrato una crescita di 10 milioni di euro (+5%) toccando quota 195 milioni di euro, incremento dovuto a una crescita della presenza media di spettatori giunta a 24.700. I ricavi provenienti dai diritti commerciali hanno visto una crescita di 34 milioni di euro (+9%), arrivando a 407 milioni di euro. L’incremento del numero medio di spettatori presenti per ogni partita rappresenta un risultato tangibile degli effetti positivi generati dalle azioni svolte per rendere gli stadi più sicuri, anche se in Italia siamo solo agli inizi.” 

“La costante crescita dei ricavi del calcio europeo dimostra una tenace resistenza alla crisi economica  – aggiunge Dan Jones, Partner dello Sport Business Group di Deloitte – dimostrando così sia la fedeltà dei tifosi sia l’alto grado di attrattiva che il calcio mantiene nei confronti di sponsor e Media. Senza dubbio, la sfida più grande del settore non è dunque rappresentata dalle entrate ma dalla necessità di attuare un maggior controllo dei costi – in particolare degli stipendi dei giocatori e delle operazioni di calcio mercato.” 

Gli stipendi dei giocatori delle Big Five sono aumentati di 305 milioni di euro (+6%) fino a superare, per la prima volta, i 5 miliardi di euro. In Italia e in Inghilterra gli stipendi sono cresciuti più dei ricavi andando a intaccare il reddito operativo (operating profits). La Bundesliga è salita al primo posto tra le federazioni più profittevoli d’Europa, incrementando il suo reddito operativo di 172 milioni di euro fino a superare la Premier League, i cui profitti sono scesi sino a 93 milioni di euro. La Serie A e la Liga hanno chiuso il 2009 in perdita. In Spagna, il Barcellona e il Real Madrid hanno generato ampi profitti mentre  gli altri club hanno registrato una significativa perdita. Per l’Italia si prevede un recupero nella stagione 2009/2010 grazie anche agli storici successi ottenuti da F.C. Internazionale. 

Per la prima volta dalla stagione del 2001/2002 – prosegue Righetti – gli stipendi dei giocatori della Serie A hanno superato un 1 miliardo di euro giungendo fino a 1.093milioni di euro (+12%) nella stagione del 2008/2009,  il più alto livello mai registrato. La crescita ha ripreso il suo trend, dopo che nelle cinque stagioni precedenti a quella del 2007/08 gli stipendi avevano subito un taglio, seppur esiguo. Il rapporto stipendi/ricavi (principale indicatore di performance economico-finanziario ) della Serie A è tornato a superare il 70% ed è il più alto tra tutte le cinque principali Federazioni calcistiche europee. Il recente successo della F.C. Internazionale – rileva Righetti – rappresenta una evidente nota positiva per tutto il nostro calcio  Auspichiamo che ora i club italiani tornino a privilegiare una gestione più sobria, ristabilendo al più presto un equilibrio tra costi/ricavi, che ormai sta raggiungendo livelli di alto rischio. Il calcio è una passione ma non deve farsi guidare solo dal cuore, soprattutto quando il giro d’affari raggiunge cifre così elevate”.  

Le nuove norme approvate in  maggio dalla UEFA in tema di Club Licensing e in tema di fair play finanziario,  costringeranno i club europei a una miglior gestione economica per poter accedere alle competizioni UEFA. Il caposaldo del regolamento è “chiudere in parità”, che in pratica significa che ai club si chiederà di spendere non più di quanto prevedono di incassare, tenendo conto anche delle spese pianificate.  

Dallo studio di Deloitte “Annual Review of Football Finance 2010” sono emersi i seguenti altri spunti: 

  • I ricavi derivanti dai diritti televisivi continuano a essere la principale fonte di entrate per le ‘Big  five’ e ammontano a 3.712 milioni di euro  pari al 47%  dei ricavi totali per la stagione 2008/09. L’aumento dei ricavi provenienti dai diritti televisivi ha interessato tutte e 5 le Federazioni.
  • I ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti sono aumentati di 39 milioni di euro ( +2%) arrivando a 1.795 milioni di euro nel 2008/09 all’interno dei campionati delle ‘Big five’, mentre i ricavi commerciali sono aumentati di 117 milioni di euro (+5%) arrivando a 2.437 milioni di euro.
  • Le presenze negli stadi sono aumentate per tre delle Big Five nel 2009/10 (Bundesliga, La Liga e Serie A) mentre la Premiere League inglese ha perso il 4%, principalmente a causa della retrocessione del Newcastle United. Il calo dei ricavi della Ligue 1 francese (- 4%), potrebbe essere recuperato grazie all’assegnazione alla Francia degli Europei 2016, che consentirà di usufruire di significativi investimenti agevolati.
  • Gli stipendi dei club di Serie A sono cresciuti di 121 milioni di euro (+12%) mentre per la Premier League si è registrata una crescita delle retribuzioni di 132 milioni di sterline (+11%), idem per la Bundesliga, che ha avuto un incremento di 78 milioni di euro (+11%). La Liga spagnola e la Ligue 1 francese hanno avuto aumenti più modesti, rispettivamente del 4% e 3%. Il rapporto stipendi/ricavi al 51% della Bundesliga rimane il più ”in salute” delle Big Five, mentre alla Serie A spetta il più alto pari al 73%.
  • Il mondo dei club europei tende a diventare sempre più polarizzato. I primi 20 club d’Europa hanno generato ricavi per oltre 3,9 miliardi di euro sull’intero mercato della stagione 2008/9 pari a oltre il 25% del mercato. Tra le Big Five la Liga spagnola è la meno equilibrata con una differenza di incassi di 25 volte tra il club più grande e il più piccolo. La Premier League e la Ligue 1 sono le più equilibrate, entrambe con una disparità tra il club più grande e il più piccolo di 6 volte.
  • La Dutch Eredivisie continua a essere la prima della lista tra le leghe nazionali al di fuori delle big five, sebbene le entrate siano rimaste fisse a 422 milioni di euro nella stagione 2008/9. Secondo il rapporto dell’UEFA 2007/8, la Premiere League russa (352 milioni di euro), la Super Lig turca (342 milioni di euro) e la Liga portoghese (256 milioni di euro) sono le candidate sfidanti. La English Football League Championship è più grande in termini di entrate di tutte le altre leghe con entrate di 440 milioni di euro.

Il calcio europeo  resiste alla recessione e tocca i 15,7 miliardi ma il controllo dei costi richiede maggiore attenzione. La Premier League inglese ha conservato la prima posizione a livello mondiale in termini di ricavi. 

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