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Calcio – Il sistema del calcio inglese e della Premier League

Calcio e riforme, il modello inglese

Il modello organizzativo del calcio professionistico italiano fa acqua da tutte le parti. Serie B e Lega Pro navigano a vista. Il modello inglese stravince per numero di spettatori. Oltre a essere agile e replicabile. Ve lo proponiamo.

Un modello di riforma? Il campionato inglese


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(CALCIOPRESS) Calcio, riforme e modello inglese. Questo articolo è stato pubblicato il 05/08/2008. Ve lo riproponiamo per la sua attualità, visto che la (indilazionabile) riforma del pianeta calcio tarda ad arrivare. Sono di oggi due notizie che rappresentano gli ultimi SOS in ordine di tempo che arrivano da un sistema alla canna del gas. Platini parla di calcio al collasso e propone di introdurre una serie di (ineludibili) modifiche nel sistema. In Prima Divisione i giocatori della Pro Patria minacciano lo sciopero nella partita in programma domenica con il Venezia (23a giornata del girone A della terza serie nazionale). Eppure ancora nessuno si attiva per raccogliere questi avvisi ai naviganti provenienti da una nave che sta colando a picco e sta disperatamente chiedendo aiuto. Sarebbe ora di rifletterci a fondo. Tutti, nessuno escluso. E di programmare una riforma sostanziale del format dei campionati professionistici. Che non può essere rimandata oltre. Non è più tempo di parole, ma di fatti.

 

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La classifica redatta per numero di spettatori al termine della stagione 2006-2007 ha visto in testa la Premier League, seguita da Bundesliga, Liga spagnola e Championship (la serie B inglese). Solo al quarto posto la serie A italiana. In Championship la media per ogni incontro è stata di 17.000 presenze (9,4 milioni di spettatori). Nella terza divisione inglese gli spettatori sono stati in media 8.000 a partita e, nella quarta divisione, 4.000.

 

Il campionato di calcio inglese è dunque il modello vincente del calcio europeo e comprende quattro categorie, come in Italia, organizzate però in modo diverso. In Inghilterra, poi, le squadre professionistiche sono complessivamente 92 contro le 132 italiane. Esaminiamo da vicino come è strutturato il calcio d’oltre Manica.

 

1. La Football Association Premier League corrisponde alla nostra serie A. Il campionato comprende 20 squadre ed è nato da una sorta di scisma del calcio inglese. La Premier League nacque infatti quando, nel 1992, i club della First Division si accordarono per capitalizzare al meglio diritti televisivi e sponsor. La squadra prima in classifica vince la Premiership e, con le altre tre meglio piazzate, accede alla Champions League. La quinta partecipa alla Coppa Uefa, insieme alle vincitrici della League Cup e della Footbal Association Cup. Infine, le ultime tre della graduatoria retrocedono nel Football League Championship, principale divisione del sistema della Football League.

 

2. Il Football League Championship, seconda serie del campionato inglese (la nostra serie B), ha assunto questa denominazione nel 2004 e ha sostituito la First Division (che si chiamava Second Division fino al 1992). E’ formata da un girone unico di 24 squadre. Le prime due sono promosse direttamente in Premier League con la vincitrice dei play-off tra le squadre comprese dalla terza alla sesta posizione. Le ultime tre retrocedono direttamente alla Footbal League 1, cioè alla terza serie.

 

3. La Football League 1, terza serie del campionato inglese (la nostra serie C1), ha assunto questa denominazione nel 2004 e ha sostituito la Second Division (che si chiamava Third Division fino al 1992). E’ formata da un girone unico di 24 squadre. Le prime due sono promosse direttamente in Championship con la vincitrice dei play-off delle squadre dalla terza alla sesta posizione. Le ultime quattro retrocedono direttamente nella Footbal League 2.

 

4. La Football League 2, quarta serie del campionato inglese (la nostra serie C2), ha assunto questa denominazione nel 2004 e ha sostituito la Third Division (che si chiamava Fourth Division fino al 1992). E’ formata da un girone unico di 24 squadre. Le prime tre sono promosse direttamente in Football League 1 con la vincitrice dei play-off tra le squadre dalla quarta alla settima posizione. Le ultime due sono retrocesse direttamente alla Football Conference. Vale a dire alla quinta serie che è la massima serie dei campionati dilettanti, che comprende la Conference National, la Conference North e la Conference South.

 

Il tema riforme dovrebbe stare a cuore a chi dice di amare questo sport. E, soprattutto, a quanti (forse troppi?) provano a dirigerlo. Lo sfascio incombente dovrebbe essere una spinta propulsiva in più per mettersi con alacrità al lavoro. Al tema abbiamo già dedicato vari interventi, che troverete raccolti alla sezione Tuttocalcio, alcuni dei quali vi ricordiamo ora per facilitare il riordino delle idee (serie Bex serie C, ipotesi di riforma).

 

Il modello organizzativo del calcio professionistico inglese che abbiamo illustrato a grandi linee è oggettivamente vincente in termini di partecipazione all’evento, agile sotto il profilo organizzativo e replicabile ovunque (anche in Italia).

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Marcel Vulpis

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