Federazioni Italiane

Calcio – 100 anni di Storia Azzurra

Gli Azzurri, che vestivano al tempo una divisa bianca, vinsero con un roboante 6 a 2 la prima di una lunga serie di sfide con la Francia e così ha dato l’avvio alla sua gloriosa storia, delle sue imprese eroiche, dei suoi momenti difficili e anche di quelli magici, una storia molto simile a quella degli Italiani. Per celebrarla, il “Museo del Calcio” è uscito per la prima volta dal “tempio” di Coverciano per mostrare in via eccezionale il 15, 16 e 17 maggio all’Arena Civica di Milano – dove, esattamente un secolo prima, l’Italia ha disputato il primo incontro ufficiale – il proprio straordinario patrimonio storico e testimoniare sotto un profilo iconografico il forte legame tra la storia del calcio e la storia d’Italia.Al taglio del nastro in Sala Appiani, oggi sono intervenuti il presidente FIGC Giancarlo Abete, il vicepresidente federale e pilastro dell’Italia di Sacchi, Demetrio Albertini e quattro bandiere Azzurre: Roberto Bettega, Pietro Vierchowod, Giuseppe Bergomi e Riccardo Ferri.“Come presidente della FIGC oggi ho l’orgoglio di rappresentare la Federazione per i suoi 100 anni – ha commentato Abete – La storia della nostra Nazionale per fortuna ha vissuto momenti di gloria di gran lunga maggiori di quelli difficili. L’emozione automatica e spontanea che si prova nel vedere tutti questi cimeli insieme fa capire il rapporto vero e autentico che esiste tra la nostra Nazionale e gli Italiani”.Le emozioni dei 100 anni passano attraverso avvenimenti irripetibili: a partire dagli anni ’30, quando a Stoccolma fu accolta la richiesta del Governo italiano di organizzare il secondo Campionato mondiale, fino ad arrivare al 9 luglio 2006 con la conquista del quarto titolo iridato. Durante questo secolo, l’Italia calcistica si è affermata come potenza mondiale: gli Azzurri hanno conquistato sotto la guida di Vittorio Pozzo le Coppe Rimet 1934 e 1938, e la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Berlino 1936. Quindi la parentesi drammatica della II guerra mondiale, e la ricostruzione della Nazionale innestata sull’impianto tecnico del “Grande Torino”, un percorso che si interromperà tragicamente il 4 maggio 1949 sul Colle di Superga.A determinare la rinascita della Nazionale fu paradossalmente la clamorosa eliminazione ai Mondiali del 1966 in Inghilterra: di lì a quattro anni la rivoluzione generazionale avviata da Ferruccio Valcareggi permetterà ai colori azzurri di aggiudicarsi il Campionato europeo del 1968 e sfiorare la conquista della terza Coppa Rimet ai Mondiali di Messico ’70.Sicuramente più vividi nella nostra memoria i trionfi di Spagna 1982 e Germania 2006, celebrati in alcune immagini che costituiscono l’iconografia della storia recente del calcio italiano, ma anche le formidabili squadre di Azeglio Vicini, Arrigo Sacchi e Dino Zoff rispettivamente finaliste a Italia ’90, USA ‘94 e agli Europei di Belgio e Olanda del 2000.

 

Era il 15 maggio del 1910 quando davanti a quattromila persone debuttò a Milano la Nazionale Italiana di Calcio.  

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Marcel Vulpis

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