Brasile 2014

Brasil2014: Un business per squadre iscritte e FIFA. Chi vince porta a casa piu’ di 63 mln di dollari.


Partecipare ad un Mondiale di calcio è un business? A leggere i report della FIFA, organo di governo del calcio mondiale sembrerebbe proprio di sì. Ogni rappresentativa iscritta a Brasile2014 (nella foto l’immagine di “Brazuca”, il pallone ufficiale prodotto da adidas) incasserà 1,5 milioni di dollari, solo per essersi “qualificata” per la fase a gironi (viene utilizzata la cosiddetta formula del girone all’italiana, ovvero “tutti contro tutti”). 
Comunque vada poi, tutti i team giocheranno almeno tre partite e per farlo la FIFA pagherà un secondo assegno da 7,8 mln di dollari (2,6 milioni per gara disputata). 
Più si va avanti nel torneo verdeoro più si guadagnerà. Viene di fatto utilizzato il sistema premiante, per non dire “meritocratico” della Champions league. Le sedici squadre che parteciperanno agli ottavi (qualificate o meno) incasseranno un ulteriore cachet di 9 mln. Si salirà a 14 mln in caso di accesso ai quarti. Ma il guadagno vero è soprattutto per le quattro squadre iscritte alle semifinali. La quarta riceverà un assegno da 18 mln di dollari, la terza, sul gradino più basso del podio, ne riceverà 20
Si sale ancora per le finaliste 1°-2° posto. La perdente si metterà in tasca un premio da 25 mln di dollari, mentre la vincente potrà ambire ad un premio finale di 35 mln di dollari
In occasione del precedente Mondiale di Sudafrica 2010 il montepremi complessivodistribuito è stato di 420 milioni di dollari, nell’edizione brasiliana si salirà fino a 576 milioni di dollari, con un aumento del 33%. Chi vince, considerando tutte le diverse fasi e l’ipotesi delle tre vittorie nella fase a gironi, porta a casa piu’ di 63 mln di dollari.
Per erogare questo fiume di denaro la FIFA però può vantare un “tesoretto” di oltre 1,5 miliardi di dollari, tra contratti di sponsorship, ticketing, diritti tv, ospitalità e merchandising. 
 
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