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Blatter si toglie i sassolini dalle scarpe con la nuova dirigenza FIFA

(di Simone Franceschin) – L’ex presidente della FIFA, Sepp Blatter, continua a sollecitare la sua “vecchia” organizzazione, affinché la proposta del Marocco di ospitare i Mondiali del 2026 venga presa in considerazione nella votazione che si terrà il prossimo 13 giugno al congresso FIFA. 

In un’intervista pubblicata mercoledì dalla BBC, Blatter critica la Task Force che ha il compito di vagliare le candidature, nonché il potere di estrometterle dalla votazione, e sta preparando il report circa l’offerta marocchina. “Non lo possono fare – ha affermato Blatter – anche se uno dei candidati non fosse adeguato, avrebbe comunque il diritto di presentarsi al Congresso. Per questo sostengo che il Marocco debba andare al congresso e non possa essere tagliato fuori prima”.

Blatter aveva già dichiarato a marzo alla stessa emittente inglese: “Se il Marocco è in grado di organizzare questo campionato del mondo – il primo a 48 squadre – allora deve essere scelto”. Un’idea peraltro espressa anche in un precedente post del suo account Twitter, dove aveva definito il paese Nord Africano “la scelta logica”. 

Blatter si è inoltre opposto alla candidatura congiunta di Stati Uniti, Canada e Messico. “Tre grandi Paesi insieme…hanno dimostrato che sono in grado di ospitare il Mondiale da soli, quindi perché lo vogliono fare insieme?”. Ha ricordato che le candidature multiple di Libia-Tunisia per quanto riguarda il torneo del 2010, e Spagna-Portogallo e Belgio-Olanda per quello di quest’anno furono rifiutate per decisione della FIFA di non considerare le cosiddette “organizzazioni combinate”. 

La Coppa del Mondo è stata co-ospitata solo una volta in precedenza, nell’edizione nippo-coreana del 2002, un mondiale che lo stesso Blatter definisce “un incubo organizzativo”.

Mentre prosegue nel tentativo di ripulire il suo nome dalle accuse di corruzione che gli sono costate una squalifica di 6 anni, “non c’erano ragioni per sospendermi – la storia lo dimostrerà” Sepp Blatter non risparmia neppure il suo successore Gianni Infantino e la sua idea della Nations league. “Non è la cosa giusta, non è la mia idea di calcio e non dovrebbe esserla per chi ama il bel gioco”.

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Redazione

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