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Balata (Lega B) a Radio Anch’io per spiegare le ragioni del blocco dei ripescaggi

“Radio Anch’io” (programma di RadioRai) ha intervista l’avvocato Mauro Balata, presidente della Lega B, sulla questione ripescaggi, scioperi e riforme nel calcio. Incalzato dalle domande di Filippo Corsini di Radio Rai, del radiocronista della Nazionale  Francesco Repice, dal giornalista della Gazzetta dello sport Alberto Cerruti e dall’ex arbitro internazionale Paolo Casarin, il presidente Balata ha innanzitutto voluto rivolgere un pensiero alla città di Genova: ‘Vogliamo essere presente anche noi, sostenere la città e le famiglie colpite da questo lutto con iniziative che vanno dal minuto di silenzio al lutto al braccio, ma non solo anche con il coinvolgimento, come chiesto dal presidente onorario della Cremonese Giovanni Arvedi, dei ragazzi delle giovanili delle società affinché comprendano la tragedia enorme che ha colpito il nostro Paese. Inoltre promuoveremo un sostegno economico prendendo contatti con Regione Liguria e Comune’.

Nella foto il presidente della Lega B Mauro Balata con la n.1 di BKT in italia, nuovo title del campionato di seconda divisione

Quindi la questione 19 squadre: “Io sono persona di dialogo, che ama il confronto, che deve essere basato sul rispetto reciproco e sul merito di argomenti e opinioni anche divergenti. Non siamo d’accordo con l’iniziativa dell’Aic sullo sciopero, riteniamo che quanto accaduto, recependo una delibera della Federazione, sia a favore del movimento calcistico e dei calciatori, e di tutti i dipendenti delle società, che spesso vengono abbandonati per strada dopo un fallimento“.

Il presidente della Lega B è convinto che sarebbe un grave errore da parte dei calciatori indire uno sciopero in vista della prima giornata di campionato per protestare sul format a 19 ed il blocco dei ripescaggi. “Lasciare il campionato a 22 con i ripescaggi? Non dipendeva da noi: al 13 agosto, con inizio del torneo, il 24 e avendo 19 società con diritti legittimi che ci chiedevano di programmare la stagione, bisognava cominciare e garantire gli investimenti fatti. Abbiamo registrato vicende di natura giustiziale che non ci hanno fatto capire se ci fossero ulteriori soggetti legittimati a disputare campionato, oltre a specifiche delibere della Federazione. Mi risulta che tutte le mie società sono pronte, unite e forti sulla nostra posizione, che ha avuto il conforto della Figc: c’era un problema che abbiamo dovuto inseguire e analizzare sino al 13 agosto, dopo due rinvii della presentazione del nostro calendario, e non avevamo chiaro se ci fossero decisioni degli organi di giustizia. Rispetto le opinioni dell’Associazione Calciatori, mi sono sentito più volte con Tommasi e Calcagno, ho chiesto loro di perseguire istanze di rinnovamento e riforma, non solo di natura economico-finanziaria“. (fonte: LegaB)

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