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Ascheri (VP Emma Villas Aubay Siena): Con Sporteconomy abbiamo lanciato la strategia delle 3V

In autunno l’agenzia Sporteconomy ha stretto una “business media partnership” con l’Emma Villas Aubay Siena, club di volley maschile (A2) tra i più dinamici ed innovati sul terreno del marketing (soprattutto territoriale). Ne abbiamo parlato con Guglielmo Ascheri, vicepresidente e direttore marketing/commerciale della società sportiva toscana. La realtà in esame è l’unico brand “selezionato” dall’agenzia giornalistica nel mondo del volley.

1) Vice presidente, come avete affrontato questa stagione in tempi di Covid-19 in termini di marketing e comunicazione? Come state tenendo vivo il rapporto con i tifosi e con le aziende partner?

Con la consapevolezza che sarebbe stata una stagione “anomala” ma che avrebbe potuto fornirci lo stimolo per sperimentare ed aprirci a nuove soluzioni in grado comunque di portare valore al progetto. Abbiamo quindi ragionato sulla pianificazioni di azioni che ci permettessero il manteniamo delle relazioni con tutti i nostri stakeholders e che permettessero a quest’ultimi, nonostante le varie limitazioni (es. palazzetti chiusi al pubblico), di partecipare attivamente alla nostra attività. L’implementazione dei format con iniziative legate alle innumerevoli opportunità offerte dal mondo digital è divenuto il primo campo di gioco, attraverso il quale garantire un coinvolgimento diretto di tutta la nostra fan base ed, allo stesso tempo, proporre nuovi elementi a disposizione delle sponsorship attivate. Ovvio, l’assenza di contatto, soprattutto nel match day, oltre all’impossibilità di condividere le emozioni della gara e del risultato, ci priva della principale essenza del nostro mondo e del nostro lavoro, ma grazie all’utilizzo di questi nuovi strumenti ed i vari canali di comunicazione di cui disponiamo riusciamo comunque a sentire il calore e la vicinanza della nostra gente.

Un momento della firma dell’accordo tra Emma Villas Siena e i vertici del brand “Aubay” (nella foto Guglielmo Ascheri – primo a destra)

2) In diversi webinar ha spesso parlato di una strategia basata su 3 pilastri? Ce la spiega meglio?

Vero, mi piace definirla la “Strategia delle 3V” ed è un pensiero che mi venuto in mente proprio grazie alle esperienze di media partnership avviate in questa stagione da Voi – “Sport Economy” – che la rappresenta alla perfezione.

Il concetto si basa sulla necessità oggi di creare e/o puntare su di attività di marketing sportivo, e non solo, che includano fra gli asset portati del piano un coinvolgimento totale di tutti player coinvolti nell’organizzazione. Un risultato, a mio parere, raggiungibile con l’attivazione di iniziative in grado di garantire ai player la giusta dose di VISIBILITA’sia verso l’interno dell’organizzazione stessa – così da fornire all’intera struttura piena conoscenza di se stessa e delle qualità in essa insite – sia verso l’esterno, così da ampliare automaticamente il proprio raggio d’azione e contestualmente acquisire maggiore riconoscibilità. Il secondo elemento sta nel dare VALORE ad ogni azione intrapresa e/o messa in atto da soggetti riconducibili all’organizzazione, siano questi direttamente e/o indirettamente inseriti nel piano, siano queste svolte all’interno e/o all’esterno del nostro “campo di gioco”. Ogni singolo elemento se sfruttato al meglio è in grado di produrre valore aggiunto all’interna organizzazione. L’ultimo punto, ma non per importanza, sta nel cercare di dar VOCE ad ogni singolo soggetto, così da render note quelle che sono le caratteristiche, la mission o, semplicemente, i sentiment che si legano e si ritrovano all’interno del piano che rappresentano; comunicare agli altri il proprio DNA e tutte le informazioni in esso contenute. In sintesi: visibilità, valore e voce.      

      

4) Qual è il vostro posizionamento in ambito sportivo sul territorio toscano/senese?

Il nostro è un movimento che ha ridato luce a una disciplina sportiva, e ai tanti appassionati che la seguono, all’interno di un territorio dove questa mancava da decenni o dove veniva praticata unicamente a livello giovanile. Un movimento che si rivolge e rispecchia quella che è la comunità della pallavolo in Italia, quindi famiglie e tante/i giovani, con una fortissima connotazione “locale”. Nonostante questo abbiamo sempre cercando di proporre una organizzazione che faccia della propria programmazione e professionalità caratteristiche riconosciute, spesso uscendo anche dalla “comfort zone” della nostra disciplina e cercando quindi di attrarre anche chi meno interessato e/o appassionato al nostro sport. Tutto questo senza mai scordarsi il rispetto dei valori ed il nome della città che siamo onorati di rappresentare.

5) Quali sono i vostri competitor principali sul territorio? Non mi piace parlare di competitor, preferisco vedere potenziali partner di settore. Credo molto che la carta vincente nel futuro del nostro settore sarà rappresentata dall’aggregazione e/o dalla stretta sinergia fra soggetti che operano nello stesso settore. Pallavolisticamente parlando all’interno della regione abbiamo un solo altro club professionistico di volley maschile che milita nel nostro stesso campionato e nessuno in Superlega. Questo è un qualcosa che ci stimola sicuramente a lavorare sempre più e cercare di crescere giorno dopo giorno. Essere un punto di riferimento per una intera regione rappresenterebbe un gran traguardo. Sul territorio regionale ovviamente ci sono altre realtà che svolgono sport professionistico di alto livello con storie e tradizioni molto più importanti delle nostre, mi viene in mente l’AC Fiorentina con la quale tra l’altro condividiamo alcuni sponsor comuni. A livello cittadino sarebbe molto bello (ed è un pò il mio sogno) poter riavere un domani progetti di alto livello anche nel basket e nel calcio – che rappresentano la storia dello sport in città – appunto aggregati sinergicamente con il nostro ed altri nuovi progetti sportivi che potrebbero nascere. Al mondo d’oggi credo si debba avere una visione che superi vecchi schemi se si intende garantirsi un futuro radioso. Lo sport in questo ha potenzialità  enormi e può esser visto come agevolatore di processi. Per questo vedo potenziali partner, non competitor.

5) Come intendete sviluppare ulteriormente il brand Emma Villas Aubay Siena appena si tornerà alla normalità?Puntando sempre al massimo delle nostre potenzialità, seguendo i nostri valori. Abbiamo sempre programmato le nostre stagioni secondo quelle che erano le disponibilità, stando sempre attenti a mantenere il giusto equilibrio e puntando – in primis –  a garantire stabilità al progetto. Ovviamente cercando di raggiungere in ogni attività, sul campo e fuori, il miglior risultato possibile. Quando torneremo alla normalità continueremo a lavorare secondo queste basi, ma sicuramente la prima cosa che faremo sarà quella di trovare il modo di ringraziare i numerosi tifosi e tutti gli imprenditori che, nonostante le grandi difficoltà del momento storico che stiamo vivendo, non hanno mai mancato di evidenziarci la propria vicinanza e supporto. Con loro e grazie a loro pianificheremo il nostro futuro.

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Redazione

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