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Boxe – Guido Vianello vince e convince nella notte di Philadelphia. Adesso sogna Roma e il campione britannico Joshua.

(di Alfredo Mastropasqua) – Vittoria convincente di Guido Vianello a Philadelphia (USA), alla Xfinity Mobile Arena, dove il 31enne romano ha spazzato via il canadese Alexis Barrière finora imbattuto (12‑0, di cui 10 per KO), in appena cinque round, sul ring a stelle e strisce, conquistando la cintura WBC Continental Americas dei pesi massimi e rilanciandosi prepotentemente nella corsa ai piani alti della categoria. Ora il campione capitolino pretende, senza metti termini, un ruolo da protagonista. “È stato il miglior match della mia carriera. Ora voglio un grande incontro con Anthony Joshua. A Londra o al Colosseo non importa, ma voglio affrontarlo”.

Con un jab sinistro preciso e un destro pesante e puntuale, Vianello ha imposto il proprio ritmo fin dal primo gong. Tre round di studio, nei quali ha preso le misure all’avversario e testato la propria solidità, poi la svolta decisiva nel quarto: un’esplosione di colpi che ha mandato Barrière al tappeto. Il canadese si è rialzato, ma era già il principio della fine. Nel quinto, un destro chirurgico ha messo il punto esclamativo sul match di Philadelphia: KO tecnico. Un risultato ancora più convincente perchè, appunto, il boxeur nordamericano arrivava da 12 vittorie su altrettanti incontri (tutti peraltro di buon livello tecnico e con avversari esperti).

La cintura WBC Continental Americas apre infatti le porte a nuove opportunità nei ranking mondiali. Vianello lo sa, e non si è  nascosto lasciando questa dichiarazione ai media post incontro: Voglio Anthony Joshua. Che sia a Londra o al Colosseo, non importa. Ma voglio affrontarlo.”.

Roma, chiaramente, per Vianello, sarebbe la consacrazione di una carriera nella boxe, anche se l’idea del Colosseo è fortemente evocativa, ma praticamente impossibile.

foto agenzia Sporteconomy – tutti i diritti riservati – Un momento della card MMA di Cage Warriors #195 (4.10.2025) al Pala Pellicone di Ostia (RM).

Pur con enormi difficoltà Roma sta crescendo nei combat sports

Roma però, in generale, sta crescendo, non senza difficoltà (gli anni di mancata programmazione da parte delle precedenti gestioni municipali si pagano caramente), proprio per la questione “impianti”. Pur tuttavia, sta diventando sede di grandi eventi di combat sports. Nei giorni scorsi il Pala Pellicone di Ostia ha ospitato un evento numerato di Cage Warriors nelle MMA (con il supporto del promoter locale e fondatore dell’Aurora network, Lorenzo Borgomeo) e, il prossimo 29 novembre, atterra, sempre al centro federale lidense della FIJLKAM, la 29ima edizione di Oktagon, il galà per eccellenza, in Italia, dei combat sports (kickboxing, muay thai e MMA), fortemente voluto dal promoter milanese Carlo Di Blasi, già pronto idealmente, nel 2026, ad adottare il Pala Pellicone, come “casa di Oktagon” per i prossimi eventi.

“Oktagon Roma”, nello specifkco, è organizzato, quest’anno ,da OPES (tra i più importanti Enti nazionali di Promozione Sportiva), con il supporto tecnico-organizzativo di FIGHT1. Strategico il supporto dei due assessorati di Regione Lazio e Roma Capitale (con particolare riferimento agli assessori allo sport Elena Palazzo e Alessandro Onorato), che stanno credendo, già da alcuni anni, appunto nei “grandi eventi”, con particolare attenzione a quelli sportivi. Roma quindi si conferma, nonostante le difficoltà appena sottolineate, un terreno fertile, oltre che ideale, per l’organizzazione di kermesse di alto livello tecnico.

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Redazione

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