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Tortu nell’Olimpo dell’atletica mondiale: 7° a Doha nei 100 metri

La serata di Doha regala all’Italia il secondo finalista mondiale della storia dei 100 metri: 32 anni dopo Pierfrancesco Pavoni (che fu tra gli otto sia nei 100 che nei 200 ai Mondiali di Roma 1987) arriva Filippo Tortu, che chiude la sua esperienza iridata – in attesa della staffetta 4×100 – al 7° posto assoluto, correndo in 10.07 (+0.6). Oro allo statunitense Coleman (9.76), davanti all’immortale Justin Gatlin (USA, 9.89) e al canadese Andre De Grasse (9.90).

In precedenza, Tortu aveva ottenuto la promozione al turno decisivo chiudendo al terzo posto (10.11) la sua semifinale, con un solo millesimo di secondo di margine sul quarto classificato, e al termine di una rimonta straordinaria. Sfortunato Marcell Jacobs, l’altro azzurro impegnato nelle semifinali dei 100 metri, eliminato con un 10.20 che è peggiore del 10.07 del primo turno.

100 metri uomini – Finale – Il sogno, condiviso da tanti, di vedere una maglia azzurra in una finale mondiale dei 100 metri, si realizza nella serata di Doha (al Khalifa stadium), quando Filippo Tortu si presenta ai blocchi di partenza insieme agli altri sette uomini più veloci del pianeta. Alla fine per l’azzurro arriva un 7° posto (con lo stagionale di 10.07, vento +0.6) che è merce preziosa per l’atletica italiana. Vince Christian Coleman (USA), come da previsioni della vigilia, con un sonoro 9.76, la cifra del mondiale stagionale, nuovo limite stagionale e sesta prestazione mondiale di tutti i tempi. Alle sue spalle c’è ancora una volta Justin Gatlin, argento in 9.89 alla bella età di 37 anni, un centesimo meglio di Andre De Grasse, 9.90. Tortu corre bene: buona reazione allo sparo (0.158), e valutazione adeguata in tutte le fasi successive. A conti fatti, batte il canadese Aaron Brown (che già aveva superato a Rieti quest’anno), e mette l’impronta sulla prima grande finale della sua vita di sprinter. (fonte: FIDAL)

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Redazione

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