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MILAN E INTER VOGLIONO IL NUOVO STADIO: INVESTIMENTO DA 1,2 MILIARDI

(di Maurizio Cardone/da Milano) – Milan e Inter fanno sul serio. Idee chiare, sintonia totale e volontà reciproca di aumentare i ricavi quanto prima, a cominciare da circa 10mila posti Corporate sui quali i club puntano molto. Tutto passa dalla costruzione del nuovo stadio: lo scorso 10 luglio è stato consegnato il Masterplan al Comune, oggi il Politecnico di Milano è stato teatro della presentazione dei due progetti finalisti.

Entrambi mescolano tradizione, innovazione e sostenibilità, senza dimenticare la necessità di riqualificare l’intero quartiere rendendolo fruibile 365 giorno l’anno attraverso la creazione di aree verdi, piste ciclabili, centro commerciale e centri di aggregazione.

L’investimento dei due club è ovviamente molto importante: 1,2 miliardi per assicurare alla città un distretto dello sport e dell’intrattenimento che, proprio per l’alternanza degli eventi che coinvolgono i team, possa essere vivo tutto l’anno assicurando lavoro a oltre 3.500 persone”.

Il Presidente del Milan Paolo Scaroni e l’AD dell’Inter Alessandro Antonello sono stati chiari: è un intervento che va visto non solo in chiave sportiva ma come opportunità per Milano e i suoi cittadini di poter ammodernare un’area e renderla fruibile per tutti. Un’opera, assicurano le parti, che ridurrebbe certamente l’impatto acustico e visivo con un abbassamento dell’impianto dagli attuali 68 metri a 30 metri.

Ai romantici di San Siro, a quelli che non vorrebbero abbatterlo, il presidente Paolo Scaroni ha lanciato un messaggio inequivocabile: “Il Meazza così com’è non va più bene. Siamo affezionatissimi a questo stadio ma ha fatto il suo tempo. Ora è un non luogo”. In piena sintonia l’AD Antonello: “Milano ha l’innovazione nel dna, ecco perché vogliamo che anche lo stadio ne sia espressione autentica”.  Entrambi hanno raccontato le difficoltà che impediscono la ristrutturazione dell’attuale impianto: la prima è di spazio limitato tra i seggiolini, poi c’è l’assenza dei servizi soprattutto tra il secondo e il terzo anello a cui va aggiunta una visibilità per gli spettatori limitata al solo campo, quindi dagli altri settori è impossibile godere del colpo d’occhio sull’intero stadio.

Questo comporterebbe la demolizione del primo e del terzo anello e l’abbassamento del tetto. Interventi che avrebbero richiesto uno sforzo grande ai tifosi, quello di andare sempre in trasferta, oltre i 100 km e in stadi più piccoli, con annessi tutti i problemi legati alla sicurezza. San Siro avrebbe perso comunque la sua identità e la capienza sarebbe scesa sotto i 60mila posti.

Da qui la necessità di avere un nuovo impianto, moderno e funzionale, tra i 60mila e i 65mila posti. Un progetto per Milano. L’appuntamento è quindi di quelli storici, con i due studi finalisti a svelare i concept design. Da un lato il progetto “Gli Anelli di Milano” presentato da Manica/Sportium prevede due anelli iconici, intrecciati e separati in perfetto equilibrio che simboleggiano l’unione di due club eterni rivali sul campo, che però hanno unito le forze per conservare una delle tradizioni più amate di Milano. Gli iconici anelli del nuovo stadio integrano al loro interno LED e soluzioni architettoniche dedicate alla personalizzazione da parte delle squadre e dei brand durante le partite. L’area di San Siro diventerebbe un distretto verde dedicato all’intrattenimento mantenendo il campo di gioco attuale al suo posto per tutelarne la storia, rendendolo liberamente accessibile alla comunità.

 

Nel fermo immagine tratto da un video diffuso dallo studio di architetti statunitense Populos, un rendering del progetto per il nuovo stadio di Inter e Milan per la riqualificazione dell’area di San Siro, 24 settembre 2019. ANSA/ YOUTUBE +++ NO SALES – EDITORIAL USE ONLY +++

 

Dall’altro, “La Cattedrale” progettata da Populous, che prende ispirazione dai due luoghi più iconici di Milano: il Duomo e la Galleria. Proprio una galleria, inondata dalla luce solare, circonderà lo stadio il quale sarà avvolto da un’elegante facciata in vetro. “La Cattedrale” è stata progettata per essere di volta in volta unica e riconoscibile per le due tifoserie grazie all’uso di installazioni tecnologiche. Lo stadio è stato progettato per essere il più eco-sostenibile d’Europa: la galleria sarà ventilata naturalmente e disporrà di strategie di riscaldamento passivo; pannelli solari saranno integrati sulla copertura e tutta l’acqua piovana verrà raccolta per essere riutilizzata nell’impianto. Lo stadio sarà circondato da 22 acri di spazi verdi permeabili.

Con la presentazione di oggi i club intendono avviare un percorso di confronto con la Città, le famiglie e i tifosi sui progetti in campo: un dialogo aperto e trasparente per ricercare soluzioni che tengano in adeguata considerazione le esigenze di tutte le parti coinvolte.

L’appuntamento è sul nuovo sito  www.nuovostadiomilano.com, dove si potranno valutare le proposte selezionate, entrambe ispirate dal voler donare alla Città un impianto moderno, spettacolare e inclusivo. Nel frattempo però, non è passata inosservata l’assenza del sindaco Beppe Sala. Se tutto andrà come i club si augurano, i lavori inizieranno nel 2020 per terminare tra il 2023 e il 2024.

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Redazione

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