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Marotta (Inter FC) difende Naingollan, ma il caso dei messaggi audio rischia di spaccare la tifoseria

L’Amministratore Delegato dell’Inter per l’area sportiva Giuseppe Marotta ha parlato ai microfoni di SkySport nel pre partita di Inter-Napoli. Soprattutto alla luce dei messaggi audio (girati su wapp) attribuiti (ma il calciatore non ha ancora rilasciato una dichiarazione in merito) bet365 italia al football player belga Nainggolan. Messaggi che se confermati confermerebbero la “crisi” dell’atleta nerazzurro attualmente fuori rosa.

D: Sul caso Nainggolan, qual è la posizione dell’Inter?

R: La nostra posizione è quella che abbiamo esplicitato nel comunicato stampa emesso qualche giorno fa, che racchiude quelle che sono le motivazioni e le nostre decisioni. Ci tengo a precisare che quando dico nostre significa che noi società abbiamo raccolto quella che è stata l’indicazione dell’allenatore, che sottolineo è il leader del gruppo ed è giusto dare retta a lui in queste occasioni, e quindi abbiamo preso questa decisione. Detto questo, tutto quello che sono le dinamiche interne sono gestite da noi e chiaramente, anche per un discorso di correttezza, è giusto non parlarne in questa sede. Posso solo dire che il ragazzo è venuto allo stadio, vedrà la partita dalla tribuna e quindi questo dimostra comunque un suo attaccamento alla squadra e il rispetto verso l’allenatore, la società e i tifosi chiaramente.

D: Quanto accaduto, porterà Nainggolan sul mercato già a gennaio?

R: Penso proprio di no, assolutamente no. Non credo che una storia del genere possa invalidare quella che è stata una decisione presa dalla società a luglio. Nainggolan è un giocatore che non scopro certamente io, è stato preso questo provvedimento perché era giusto prenderlo in quanto una squadra è una comunità, ci sono delle regole, dei diritti e dei doveri, e quindi chi sbaglia è giusto che paghi, ma al di là di questo, quando si deciderà di reinserirlo, e questa è una decisione che prenderà l’allenatore, tutto è dimenticato e sta poi a noi supportarlo affinché il suo rendimento sia il migliore.

D: Ci avevano già provato i compagni di squadra a fargli capire che i giocatori più importanti devono essere sempre da esempio?

R: La squadra è composta, oltre che da calciatori, anche da professionisti e da uomini che sono in grado di cogliere sempre quelli che possono essere gli aspetti negativi del gruppo. Non voglio dilungarmi, sono quelle situazioni che sono sempre esistite, non ritengo che debba essere messo sul banco degli imputati, ha sbagliato, la società è stata vigile e ha preso il provvedimento. Credo che questo argomento dobbiamo considerarlo assolutamente chiuso.

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Redazione

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