(di Lorenzo Di Nubila) – Mercoledì si è tenuta un’assemblea dei soci in cui, con la presenza di 250 persone, è stata approvata la proposta avanzata dal Comitato Esecutivo di avviare studi e ricerche per presentare le modalità con cui si sarebbe attuato il passaggio a un nuovo modello finanziario, autorizzando il Comitato Attuale esecutivo affinché, con il parere di ex presidenti e persone qualificate, una proposta strutturale possa essere presentata alla prossima assemblea degli azionisti.

Marco Caicedo, presidente del Deportivo Cali, aveva fatto qualche giorno fa una preoccupante panoramica della parte finanziaria del club, avvertendo i soci che è ora di cambiare strategia per evitare che la situazione peggiori.

A tal proposito, l’ex presidente Alfonso Muñoz ha affermato: “L’assemblea è passata normalmente con le opinioni di tutti e c’è stata una proposta che condensa la preoccupazione di alcuni partner. Quello del Cali è un modello democratico, negli anni in cui siamo arrivati il club aveva 300 soci ed era una società chiusa. Abbiamo prelevato il club, abbiamo messo insieme una squadra competitiva, e questo è stato un punto di svolta molto importante nella storia del Deportivo Cali. Da quel momento alcuni di noi sono rimasti molto vicini al club, o membri del direttivo o comunque collaborator, ma i tempi cambiano e quella differenza tra entrate e spese causata dal calcio non può sempre essere coperta con le sole vendite dei giocatori, perché la vendita dei giocatori deve avere due caratteristiche: primo, che ci sia un prezzo equo, e, secondo, che sia puntuale, per cercare di incidere il meno possibile sull’andamento calcistico della squadra, perché quando si vendono calciatori molto velocemente, c’è il rischio di rimanere senza e si è, quindi, costretti ad acquistare all’estero, dove i prezzi sono più alti”.