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F1: Il gran premio di Silverstone è a rischio

(di Lorenzo Vulpis) – Silverstone è uno dei più iconici circuiti nel motorsport internazionale e nella sua lunga storia ha ospitato in Formula 1 il Gran Premio della Gran Bretagna fin dal 1987. Un rapporto di lunga data, che, però, rischia di volgere al termine. Nel 2017, il British Racing Drivers’ Club (BRDC), società che fa capo al circuito di Silverstone, ha attivato una clausola di cessazione del contratto con la Formula 1, che rischia di diventare effettiva nel 2019.

La causa principale è rappresentata dagli elevati costi di gestione che la Formula 1 comporta ogni anno e che ha portato a una difficile situazione finanziaria per i proprietari. Il Gran Premio della Gran Bretagna ha causato ingenti perdite annuali, che sono peggiorate nel corso del tempo. I disavanzi che nel 2015 ammontavano a 2,8 milioni di sterline sono infatti cresciuti, toccando i 4,8 milioni di sterline nel 2016 e per questo motivo le prospettive future sono tutt’altro che rosee.

Gli elevati costi di gestione delle gare sono un problema che è in forte discussione fin dall’insediamento di Liberty Media, la quale sta cercando di dare una nuova impronta al campionato di Formula 1 per renderlo più entusiasmante e competitivo. I primi a lamentarsi sono state infatti le scuderie (prima su tutte la Ferrari) e perciò non stupisce che la problematica si sia allargata anche ai proprietari dei circuiti, con diversi Grand Prix (tra cui anche quello di Monza) che sono diventati insostenibili dal punto di vista economico.

Silverstone rappresenta un grandissimo patrimonio in termini di storia ma soprattutto di pubblico e perciò c’è l’intenzione da parte del Circus di trovare una soluzione per far sì che si continui a gareggiare in Gran Bretagna. La situazione è complicata ma ancora indefinita e da parte di Liberty Media filtra la volontà di attuare un piano di emergenza. Nei mesi scorsi Ross Brawn, responsabile sportivo della Formula 1, ha fatto un endorsement verso il circuito inglese, sostenendo che in futuro continuerà a far parte del campionato automobilistico di massima serie.

Se non si dovesse trovare un accordo con Liberty Media, Silverstone continuerà per la sua strada e anzi inizierà un percorso di rinnovamento ed espansione che porterà ad una nuova concezione dell’autodromo, trasformandolo in un’area di intrattenimento a 360 gradi. Fino ad oggi il circuito è sempre stato fortemente dipendente dalla Formula 1 e perciò il BRDC vuole farne un brand sportivo globale e appetibile non solo per gli appassionati del motorsport ma anche per i più giovani e le famiglie.

La vastissima area di Silverstone comprende un parcheggio per 20.000 auto, servizi igienici per 65.000 spettatori e 75.000 posti a sedere. Oltre alla Silverstone Experience (un’attrazione da 20 milioni di sterline) che aprirà nel 2019, sono in fase di costruzione un parco di intrattenimento a tema e l’Hilton Garden Inn Silverstone, che fungerà sia da hotel che da centro conferenze. Tali investimenti, nelle stime dei proprietari, porteranno nell’autodromo di Silverstone più di un milione di visitatori all’anno, con o senza Formula 1.

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Lorenzo Vulpis

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