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LFP: DUE RICHIESTE DI RISARCIMENTO MILIONARIE AGITANO IL CALCIO FRANCESE

(di Marco Casalone) – Nelle ultime ore il mondo del calcio francese è stato scosso da due casi che rischiano di generare aspre polemiche nel corso delle prossime settimane.
Secondo quanto anticipato dal quotidiano L’Equipe, nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione della Ligue de Football Professionel (LFP, l’organo che governa i campionati professionistici d’Oltralpe) il direttore generale Didier Quillot avrebbe ufficializzato una richiesta di risarcimento allo Stato per i club di Ligue 1 e Ligue 2, anticipata nei giorni precedenti con una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Emmanuel Macron ed al Primo Ministro Jean Castex, motivata dalle ingenti perdite provocate dalla limitazione della capienza massima all’interno degli stadi (5.000 spettatori) a causa dell’emergenza COVID-19.

In particolar modo, la lega non ha apprezzato il trattamento preferenziale riservato ad un altro sport molto seguito in Francia: il rugby; infatti, per i match del Top 14 (la massima serie transalpina) che si svolgono all’interno dei dipartimenti classificati come “zone verdi”, quindi a basso rischio contagio, è prevista una particolare esenzione statale che consente di aumentare la capienza fino a 10.000 spettatori.
“Trovo iniquo che il calcio non possa godere dei medesimi privilegi concessi ad altri sport, soprattutto in un momento in cui dobbiamo far fronte ad una fortissima riduzione degli introiti causata dalla mancata vendita dei biglietti e dall’interruzione dei contratti con diversi partner commerciali, legati in particolar modo ai servizi di hospitality nei match day” ha commentato lo stesso Quillot.
Secondo diverse fonti, la richiesta di risarcimento presentata allo Stato ammonterebbe a 100 milioni di euro, una cifra che però la lega rischia di non poter mai utilizzare a causa di un’altra ventilata azione legale: quella dell’Olympique Lyonnais che, vista la prematura sospensione della Ligue 1 2019/2020 per l’emergenza Coronavirus, vorrebbe richiedere alla LFP un indennizzo pari a 117 milioni di Euro.

Al momento della sospensione definitiva del campionato, avvenuta lo scorso 28 aprile con ancora dieci partite da disputare, gli uomini di mister Rudi Garcia occupavano la settima posizione, insufficiente ad assicurare loro un posto nelle competizioni europee nella stagione successiva: vedendo dunque sfumare decine di milioni di euro di entrate, il presidente del club Jean-Michel Aulas avrebbe deciso di rivalersi sulle casse della lega.

Pur non essendo ancora chiari i fondamenti giuridici dell’azione dell’Olympique Lyonnais, la situazione ha già destato parecchio clamore tra le altre diciannove squadre, dal momento che lo stesso Aulas ha chiarito come la somma dell’eventuale risarcimento dovrà essere detratta da quella proveniente dalla vendita dei diritti di trasmissione televisiva e destinata alle varie società.
Stando a quanto raccolto dal quotidiano Le Parisien, Aulas, che già nei giorni immediatamente successivi al blocco del torneo aveva bollato come “estremamente frettolosa” la decisione della LFP, sarebbe seriamente intenzionato ad intraprendere le vie legali, forte anche di quanto avvenuto nelle altre top leghe europee, con Premier League, Bundesliga, Liga e Serie A che hanno regolarmente concluso la stagione dopo l’iniziale sospensione delle partite.

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