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Di Maso (VP Ascoli): Il club è strutturato per poter affrontare qualunque tipo di confronto sportivo

Tra i club di calcio professionistici che più si stanno facendo notare, in questa stagione sportiva, vi è l’Ascoli calcio (Serie B) del patron Massimo Pulcinelli (proprietario della catena dei negozi a marchio Bricofer). Sotto il profilo marketing e commerciale molte iniziative portano la firma di Andrea Di Maso (nella foto in primo piano), imprenditore e manager romano (da quattro anni consecutivi anche vicepresidente del club marchigiano). In Lega B, inoltre, è anche vicepresidente della commissione marketing e diritti tv.

D: Di Maso, se un giorno dovesse decidere di lasciare il CdA dell’Ascoli calcio, che ricordo porterebbe con sè?
R: Sicuramente una delle più belle esperienze vissute fino ad oggi dal sottoscritto. L’Ascoli calcio è un’impresa che cura ogni singolo dettaglio. Il patron Pulcinelli pretende non solo il massimo impegno, ma umiltà, unità d’intenti e senso di appartenenza. D’altra parte è il quarto club più antico d’Italia e lavorare in una realtà del genere, rappresenta un orgoglio italiano. In un tessuto sociale che non dimentica le origini, dove sostenere il club rappresenta una responsabilità non solo morale ma passione che si tramanda, da generazioni, da padre in figlio. Il club è strutturato per poter affrontare qualunque tipo di confronto (non solo sportivo). I suoi colori rappresentano la purezza e la tenacia del suo popolo. Chi non è mai stato allo stadio Del Duca, non può capire.

D: In questi ultimi anni come è cambiato il mondo del calcio ?
R: All’inizio era un gioco poi uno sport oggi, ancora di più, è intrattenimento allo stato puro.
Dobbiamo ripensare i diritti tv e non venderli più solo a due o tre grandi emittenti televisive. Si tratta di costruire un “ponte” tra club e tifosi. Noi club dobbiamo essere in grado di vendere i match direttamente ai nostri fan su piattaforme diverse. Che sia via satellite, via DVB-T o su Internet (anche ai social network), l’obiettivo primario è rendere protagonisti i tifosi durante le partite. Questa sarebbe la vera innovazione capace di proiettarci nel futuro.

D: Ha scritto diversi libri. L’ultimo parla proprio di calcio. Cosa l’ha spinta a scrivere su questo mondo ?
R: Ho preso spunto dalla mia tesi di laurea in economia sulla riclassificazione dei bilanci delle società di calcio professionistiche. Da lì ho declinato questa idea editoriale, parlando un po’ di come, a mio avviso, dovrebbero essere in equilibrio totale le società, a partire dai conti (ma soprattutto con un assetto societario sano e trasparente nel rispetto dei ruoli).

D: Quali progetti per il futuro?
R: Mi piacerebbe proseguire il percorso di vita personale e professionale, continuando a fare qualcosa di buono per gli altri, in tutti i campi che mi vedono o vedranno protagonista.

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