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CrowdFundMe: la conferenza alla Borsa di Milano per capire le opportunità d’investimento che offre la rete

L’Equity Crowdfunding è uno strumento efficace e democratico per la ricerca di finanziamenti per un progetto. Nello specifico, prevede un investimento on-line, attraverso il quale si acquista una quota di una società. Se in altri Paesi come il Regno Unito, la Francia e la Spagna l’Equity Crowdfunding è un fenomeno già consolidato, in Italia è ancora agli esordi, ma sta vivendo una fase di forte crescita e ha attirato da qualche tempo l’attenzione dei media e degli esperti del settore.

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CrowdFundMe, portale di equity crowdfunding, ha organizzato una conferenza dal titolo “L’Equity CrowdFunding: opportunità d’investimento, raccolta di capitali e creazione del mercato secondario” presso Palazzo Mezzanotte a Milano il 17 Febbraio alle ore 16, con l’obiettivo di presentare al mondo economico-finanziario italiano lo scenario dell’equity crowdfunding.

Alla conferenza, sono intervenuti Tommaso Baldissera Pacchetti, fondatore di CrowdFundMe, Fabrizio Barini, Head of Business Development di Intermonte/Sim; Stefano Firpo, Delegato per la Politica Industriale, Competitività e le PMI; l’On. Silvia Fregolent, VI Commissione Parlamentare (Finanze); Stefano Mainetti, CEO PoliHub; Luca Peyrano, Responsabile Mercato Primario, Borsa Italiana.

CrowdFundMe, può fregiarsi di avere tra i propri partner il Polihub, il terzo incubatore d’impresa d’Europa e il quinto al mondo, un’eccellenza che dà sicuramente una garanzia in più agli investitori. “Il ruolo di un incubatore d’impresa universitario come PoliHub è quello di dare vita a startup di qualità che fanno leva sull’innovazione tecnologica”, dichiara Stefano Mainetti, Consigliere Delegato di PoliHub. “PoliHub rappresenta un’eccellenza in quest’ambito, potendo contare sulle competenze e specificità del Politecnico di Milano. L’accordo di collaborazione con CrowdFundMe prevede proprio la messa a disposizione di queste competenze per la valutazione tecnica delle startup presenti sulla piattaforma di crowdfunding, in una partnership win-win”.

L’Italia è un Paese neofita in questo settore, secondo i dati forniti dall’Osservatorio sull’Equity Crowdfunding del Politecnico di Milano. Ad oggi il capitale di rischio totale raccolto dalle piattaforme italiane è pari a 3.376.767 euro, numeri che fanno ben sperare, soprattutto perché ricordano l’equity crowdfunding inglese degli albori, ora punto di riferimento mondiale del settore.

L’Equity Crowdfunding è l’unico modello, tra le varie tipologie di crowdfunding, che consente all’investitore di diventare socio dell’azienda, attraverso l’acquisto di quote che la startup o PMI innovativa mette in vendita durante la campagna su un portale online.

Durante la conferenza, inoltre, CrowdFundMe ha esposto il suo progetto per la creazione di un mercato secondario per risolvere il problema di illiquidità delle quote.

 

Ad oggi – secondo Tommaso Baldissera Pacchetti, founder di CrowdFundMe – abbiamo stimato che sono circa 1500 gli investitori (non soci) in startup, e che quindi beneficerebbero di un market place dove poter rivendere le loro quote più facilmente. È importante partire con questo progetto sin da subito per poter allineare gli aspetti normativi dell’Equity Crowdfunding e quelli di una piattaforma di compravendita di quote societarie. Con lo svilupparsi dell’Equity Crowdfunding, – quindi l’aumento del numero di soci in startup – questo sarà uno strumento essenziale per fornire un servizio ancora più completo agli investitori. Siamo in fase embrionale del progetto e stiamo studiando gli aspetti normativi, ma speriamo di lanciare la piattaforma entro settembre”.

Infine, sono state presentate le Startup ad oggi sul portale:

  • Watchy Talky, social dating app, che consente di conoscere persone in maniera del tutto sicura, grazie all’implementazione di un sistema di comunicazione interno e alla tutela della privacy degli utenti;
  • Gobimbo, un’app creata per aiutare le mamme a trovare iniziative e posti per passare tempo di qualità insieme ai propri bambini;
  • Clean bnb, una piattaforma di servizi che aiuta chi affitta appartamenti/case nella gestione quotidiana, occupandosi delle pulizie, del servizio di lavanderia, della consegna e del ritiro delle chiavi.
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