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Baranca (Federbet): Il problema è il live betting, ormai il 99% delle partite truccate è collegato a questa modalità

“E’ impossibile vietare le scommesse ovunque, perché non esiste una normativa transnazionale. Vietandole solo in Italia, si alimenterebbe mercato illegale e non si risolverebbe soprattutto il problema” – lo dichiara Francesco Baranca – segretario generale Federbet, dopo le anticipazioni della Commissione Anti-Mafia, che intende bloccare le scommesse sulla Lega Pro. “E’ bene ricordare che le scommesse (quelle collegate al gioco pubblico e regolamentato, ndr), portano soldi leciti al calcio: Il problema non è in sé il prodotto scommessa, ma bloccare chi prova a truccare le partite…Certamente siamo di fronte ad una serie di scandali. Anzi scandali su scandali e nessuno fa nulla in termini di prevenzione. Personalmente ritengo che il vero problema sia il “live betting”, ormai 99% dei fixing avviene con questa modalità. Bisogna, pertanto, puntare a regolamentare e fermare la trasmissione dati per questioni di gioco. E’ una vera e propria giungla, ma la Spagna ha risolto il problema arrivando ad una puntuale regolamentazione. Diventa strategico vietare la trasmissione dati su competizioni  a rischio (soprattutto per i giovani). Bisogna capire come funziona arrivando ad applicare la legge nazionale.
In Ucraina, per esempio, primi al mondo, abbiamo approvato un regolamento per vietare scommesse su U19 seconda divisione (Baranca è anche presidente della Commissione Etica della Federcalcio Ucraina). Serve lo sforzo del sistema calcio (nel suo complesso), ma anche del Governo italiano. Ad essere sincero, servirebbe una legge nazionale globale per proteggere le competizioni giovanili. In Asia, da quest’anno, vengono offerte anche gare di serie “D” con la formula live betting. E’ pura follia. Anche il campionato italiano “Primavera” è a forte rischio. In sintesi, non limitiamoci a slogan o risoluzioni del problema “populiste”; cerchiamo piuttosto di capire come funziona in realtà il fenomeno. E’ tempo di individuare soluzioni condivise.

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Massimo Lucchese

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