(di Marcel Andrè Vulpis) – L’Arabia Saudita è sempre più interessata a creare una stretta relazione commerciale con la FIFA, organismo di governo del calcio mondiale. Soprattutto alla luce dell’assegnazione dell’organizzazione dei Mondiali 2034 (verosimilmente nell’autunno-inverno) è arrivata la conferma dell’interesse di un accordo di sponsorizzazione “monstre” con il colosso petrolifero saudita Aramco per una cifra annua vicina ai 91 milioni di euro (circa 100 milioni di dollari). Se confermata sarà la cifra economica più alta mai pagata nella storia delle sponsorizzazioni calcistiche. Il valore di questo investimento porterà, inevitabilmente, la FIFA a modificare il prezzo di “accesso” alle sponsorizzazioni. Attualmente questa soglia è vicina ai 25 milioni di euro (per arrivare in media fino a 45 milioni). Una media che la struttura elvetica intende portare, almeno fino a 70 milioni, per aumentare, nel complesso, i propri ricavi commerciali (in forte crescita negli ultimi 20 anni).

Aramco (nella foto in primo piano il logo aziendale) è già fortemente attiva nelle sponsorizzazioni sportive, come, ad esempio, l’International Cricket Council (ICC) per la Coppa del Mondo di specialità, la Premier League indiana (sempre di cricket), la Formula One (con un investimento pari a 40 milioni di euro a stagione) e il golf “pro” femminile. Sempre nella F1, dalla stagione 2022, è entrata a supporto della scuderia britannica Aston Martin assieme al co-title americano Cognizant (società di Data Technology) e per il 2024 già si parla di un impegno ancora più forte.

Alcuni media britannici hanno sottolineato come questo nuovo accordo potrebbe però generare problemi di opportunità, oltre che di reputazione, anche perchè la FIFA, fino ad oggi, si è sempre presentata come una realtà internazionale molto attenta alle politiche di tutela dell’ambiente a tutti i livelli. La partnership con il colosso petrolifero saudita andrebbe nella direzione opposta rispetto a quanto dichiarato, negli ultimi anni, dai vertici dell’organismo guidato dal presidente Gianni Infantino.