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Al via la terza edizione del Miglio di Roma

Sabato 22 settembre torna il “Miglio di Roma”.
Giunta alla 3a edizione e organizzata da ASD Atleticom, la manifestazione di corsa su strada sulla distanza del Miglio anglosassone (1.609,34 metri) si pone l’obiettivo di ripristinare una storica tradizione romana come quella del Palio dei Berberi, trasformata in una corsa podistica di un miglio, ovvero la distanza esatta che intercorre tra Piazza Venezia e Piazza del Popolo.
Il Miglio di Roma è la gara di atletica su strada più importante in Italia sulla distanza dei 1.609 metri, è inserita nel calendario nazionale FIDAL, gode dei patrocini del CONI, di Roma Capitale e della Regione Lazio ed è certificata “IAAF Silver Label”
La gara del Miglio
Il Miglio, misura anglosassone per eccellenza, è legato indissolubilmente alla storia dell’atletica mondiale. 
L’attuale record mondiale maschile outdoor sulla distanza è di 3’43″13, stabilito dal marocchino Hicham El Guerrouj proprio a Roma durante il Golden Gala del 7 luglio 1999, mentre il primo a scendere sotto i 4 minuti è stato l’inglese Roger Bannister nel 1954.
Edizioni storiche a parte, la gara del Miglio è stata proposta diverse volte nella capitale. Memorabili furono le edizioni disputate a Piazza Navona, dove grandi campioni si sfidarono sull’anello molto simile ad una pista. Tra i protagonisti di quella stagione del miglio capitolino ricordiamo Sydney Maree, atleta sudafricano ma di passaporto statunitense, tra i migliori al mondo sulle distanze dei 1500 e 5000 metri negli anni ’80.
La storia de IL MIGLIO DI ROMA
Significativa la prima edizione del “Miglio di Roma” targato Atleticom (1 maggio 2016), vinta al fotofinish, dopo una volata entusiasmante, dal francese Florian Carvalho con il tempo di 3:59:69, davanti a Morhad Amdouni (3:59:86), fresco vincitore della medaglia d’oro sui 10.000 e quella di bronzo sui 5.000 ai recenti Europei di Berlino.
Di straordinario rilievo il podio dell’ultimo Miglio di Roma, corso il 4 giugno 2017. Sul traguardo allestito in Piazza del Popolo, il primo a tagliare il traguardo è stato Filip Ingebrigsten con il tempo di 3:59:15, davanti a Sheik Ali Mo Abdikadar con il tempo di 4:00:48. Terzo l’allora sedicenne Jakob Ingebrigsten (4:00:719, un autentico predestinato se è vero che a distanza di poco più di un anno, il terzo dei tre fratelli norvegesi è riuscito nello strepitoso intento di conquistare due medaglie d’oro, nei 1500 e nei 5000, nell’ultima rassegna continentale in Germania.
 
Il Palio dei berberi
Il palio dei barberi era una gara ippica e una festa popolare in varie città, tra cui Roma, Firenze, Padova, Chieti, Pistoia (oggi giostra dell’orso). Una versione si disputa ancora oggi a Ronciglione. Il Carnevale romano contava su una lunga tradizione di tornei e corse quando nel 1462, con l’elezione al pontificato di papa Paolo II, venne appositamente realizzata l’attuale via del Corso, allora via Lata. Di tutte le corse del Carnevale romano, la corsa dei cavalli barberi era l’evento principale. I cavalli “scossi” venivano raggruppati proprio sotto l’obelisco di piazza del Popolo accanto al quale venivano costruite delle tribune dalle quali le persone più ricche e potenti della città potevano assistere da vicino alla partenza della gara. Le altre persone affittavano dei posti lungo la via Lata per assistere alla corsa. I balconi che affacciavano sulla via erano gremiti di gente che lanciava fiori e confetti ai forestieri, e adornati con drappi e broccati. Nei momenti che precedevano la partenza, i cavalli erano tenuti dai barbareschi (gli odierni stallieri) con difficoltà perché aizzati e infastiditi da spilli inseriti in palle di pece che venivano attaccate sulla loro groppa. Quando si udivano gli spari a salve, tutti sapevano che la Corsa era cominciata. I cavalli venivano lanciati lungo via del Corso verso piazza Venezia, dove un grosso drappo sospeso in aria segnava la fine del percorso. L’arrivo e la “cattura” dei cavalli scossi, intimoriti e per nulla propensi a fermarsi di fronte ai barbareschi sono ricordati come momenti estremamente spettacolari per quella folla vogliosa di emozioni forti. Tanti nobili, reali, artisti e viaggiatori accorrevano a Roma per la corsa e ne lasciarono traccia nei loro scritti fino all’unità d’Italia quando, nel 1874, Vittorio Emanuele II decise di abolire per sempre questo evento. Questo fatto segnò così l’inizio del declino del Carnevale romano.
Iscrizioni
Le iscrizioni alla gara, da effettuarsi online sul sito www.ilmigliodiroma.com,
sono limitate: solo 1.609 (tanti quanti i metri che compongono un miglio) i pettorali a disposizione degli atleti.
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Redazione

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