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Legge sullo sport approvata al Senato, ma guai seri in arrivo per Milano-Cortina 2026.

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha ricevuto una lettera del CIO in cui si esprime “seria preoccupazione” per alcune disposizioni della legge sullo sport approvata in Parlamento. Nella lettera, di cui l’ANSA dichiara di aver preso visione, si segnala che la legge “intaccherebbe chiaramente l’autonomia del Coni” in sei punti. Il CIO chiarisce di poter adottare per la protezione del “Movimento di un Paese la sospensione o il ritiro del riconoscimento del Comitato olimpico”. Pertanto potrebbero esserci ripercussioni sulle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.

Il presidente Bach aveva già avvisato il primo ministro Giuseppe Conte lo scorso 24 giugno, prima della votazione per la scelta della sede dei Giochi invernali 2026.

Tra i principi fondamentali (paragrafo 5) si scrive che “le organizzazioni sportive aderenti al movimento olimpico devono essere politicamente neutrali. Hanno il diritto e l’obbligo di autonomia, comprese la libera determinazione e il controllo delle regole dello sport, la definizione della struttura e della governance delle loro organizzazioni, il diritto di elezioni libere da qualsiasi influenza esterna e la responsabilità di assicurare che siano applicati i principi di buona governance”. Per restare all’interno del movimento (paragrafo 7) è necessario “il rispetto della carta olimpica e il riconoscimento da parte del Cio”. “Per adempiere alla propria missione, i comitati olimpici possono cooperare con i governi, tuttavia, essi non devono intraprendere azioni contrarie alla carta olimpica”. Il Coni deve “preservare la propria autonomia e resistere a pressioni di qualsiasi tipo, incluse, quelle politiche, giuridiche, religiose o economiche che potrebbero impedire loro di adempiere alla carta olimpica”. La cui violazione fa scattare sanzioni “compresa la sospensione o il ritiro del riconoscimento di tale comitato olimpico nazionale se la costituzione, la legge o altre norme in vigore nella nazione in questione, o qualsiasi atto da parte di organi di governo o altri organismi, sia di ostacolo all’attività o alla libera espressione dello stesso comitato. Il Comitato esecutivo del Cio offrirà a tale comitato nazionale l’opportunità di essere ascoltato prima di adottare una decisione di questo tipo”. (fonte: ANSA)

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