(di Ilde Verrino) – La società nerazzurra può finalmente tirare un sospiro di sollievo: dalla prossima sessione di mercato potrà gestire entrate e uscite senza dover attenersi ai vincoli imposti dal Settlement Agreement concordato con la UEFA.

La Investigatory Chamber del Club Financial Control Body del massimo organo calcistico europeo , in seguito alla verifica del bilancio al 30 giugno 2018, ha annunciato attraverso un comunicato che F.C. Internazionale Milano S.p.A. è ufficialmente fuori dal Settlement Agreement  per aver soddisfatto i requisiti di break-even cumulativo firmato nel maggio 2015, durante la presidenza Thohir.

Il club di proprietà di Suning, quindi, non dovrà più fare obbligatoriamente plusvalenze entro il 30 giugno e potrà agire sul mercato liberamente e per logiche di investimento meramente sportive; si dovranno comunque rispettare i limiti ordinari di bilancio imposti dalla UEFA, i quali prevedono la chiusura del triennio con un massimo di 30 mln in negativo a bilancio.

La società può ritenersi ampiamente soddisfatta del lavoro svolto dal 2015 ad oggi: grazie a Suning e ai nuovi contratti di sponsorizzazione – molti dei quali nel territorio asiatico -, i ricavi del club lo scorso anno hanno raggiunto quasi 300 mln. Ciò ha permesso all’Inter di imporsi come prima della classe fra i club di  Serie A per ricavi commerciali. Quest’anno, secondo le previsioni, il fatturato supererà i 350 mln al netto delle plusvalenze, grazie all’ingresso in Champions League. Fondamentale anche l’apporto dell’ ad Alessandro Antonello, il cui lavoro ha permesso al club meneghino di chiudere i bilanci delle ultime tre stagioni con perdite sempre più basse (60 mln nel 2016, 25 mln nel 2017 e 17 mln nel 2018).

Si prospetta così un futuro sicuramente più roseo per il club nerazzurro, che potrà esprimere a pieno il grande valore aggiunto da Suning per competere e avvicinarsi, sia dentro che fuori dal campo, ai migliori club calcistici europei, compresa la Juve.