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Il Bari fuori dal calcio professionistico. Società messa in liquidazione.

Saltata nelle ultime ore la ricapitalizzazione del Bari calcio, il club pugliese dice definitivamente addio al calcio professionistico. Le speranze di salvataggio del Bari erano svanite nel pomeriggio di ieri, quando la cordata composta dagli imprenditori Andrea Radrizzani e Ferdinando Napoli ha scelto di non acquistare più le quote “inoptate” (68%) dai soci Cosmo Giancaspro (presidente) e Gianluca Paparesta (azionista di minoranza).

“Questo è un brutto giorno non solo per il calcio barese – ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro – ma per tutta la città. È il giorno di una sconfitta che brucia mille volte più di tutte le sconfitte sul campo. Ora però non bisogna mollare. Dobbiamo continuare con tutte le nostre forze a lavorare perché a Bari il calcio non finisca in questo pomeriggio di luglio”. A fare saltare il tavolo, si legge sull’Ansa, sarebbe stata la mancanza di una relazione esauriente sullo stato debitorio post 31 marzo, e i problemi tecnici per i bonifici che sono sorti in seguito.

L’assemblea ordinaria dei soci del Bari – escluso dalla serie B – ieri riunito a Roma (in collegamento web con alcuni sindaci nel capoluogo regionale) ha constatato la mancata ricapitalizzazione e prossimamente verrà convocata una assemblea straordinaria per la messa in liquidazione. Nel frattempo i calciatori, dopo esser stati raggiunti dal DS, Sean Sogliano, hanno interrotto il ritiro in Trentino, e di fatto saranno svincolati. Una ulteriore perdita per il brand Bari calcio.

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Redazione

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