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Gravina (Lega Pro): Bari-C.Sangro del ’97? “Niente fango, fu partita pulita”

La promozione in serie A del Bari e la permanenza in serie B del Castel di Sangro “furono frutto di una competizione dura ed assolutamente regolare e oggi si vogliono macchiare ed infangare attraverso la predisposizione di un castello di illazioni, di ricordi che a distanza di oltre 20 anni, per come artatamente ricostruite, tendono unicamente a screditare una pagina assolutamente pulita ed emozionante del calcio italiano”. E’ la presa di posizione di Gabriele Gravina,
all’epoca dei fatti proprietario del Castel di Sangro, che con una dichiarazione all’Ansa commenta il servizio tv in onda ieri a “Non è l’Arena” su La7, sulla presunta combine in Bari-Castel di Sangro del 15 giugno 1997: la squadra ospite aveva già raggiunto la salvezza e i pugliesi dovevano vincere per salire in Serie A, e vinse 3-1, e ora a riaccendere i
sospetti le dichiarazioni di un ex della squadra abruzzese.

“Il contenuto dell’inchiesta presentata nel corso della trasmissione e le accuse direttamente ed indirettamente ivi
divulgate ledono la dignità e l’onore di calciatori, tecnici, dirigenti e di entrambe le comunità sportive che, nel corso di
quella stagione, centrarono due storici obiettivi come quello della promozione in Serie A per il Bari e quello della
permanenza in Serie B per il Castel di Sangro – ha spiegato Gravina (all’epoca dei fatti presidente del Castel di Sangro) – La vera stranezza di questa vicenda é la tempistica nonché le modalità con cui sono state presentate le dichiarazioni di taluni calciatori che avrebbero forse avuto una maggiore efficacia se rese nelle opportune sedi giudiziarie quando i medesimi fatti furono portati al vaglio delle Autorità giudiziarie. I fatti e le vicende – ricorda Gravina – sono infatti già state oggetto di valutazioni da parte delle Autorità giudiziarie che, su istanza delle parti interessate (calciatori, tecnici e dirigenti) per ipotesi di diffamazione, si sono pronunciate condannando a risarcimenti del danno chi allora si rese autore di analoghe diffamazioni, lo scrittore Joe McGinnis. Il sottoscritto – fa sapere Gravina – nei prossimi giorni provvederà ad adire le autorità competenti affinché chi, direttamente o indirettamente, ha denigrato attraverso notizie false e disonorevoli l’immagine di dirigenti, società, calciatori e tecnici che hanno scritto una pagina storica del nostro calcio, ne risponda”.

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Redazione

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