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A Milano primo workshop dedicato alla Smart Arenas. Evento organizzato da Engie Italia

Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, presentato in occasione del primo workshop italiano dedicato a “Smart Arenas & Facility Management”organizzato da ENGIE Italia, player dell’energia e dei servizi, le strutture sportive italiane oggi hanno necessità di essere riqualificate e in linea con gli standard europei.

L’età media degli stadi italiani, infatti, è di 64 anni per la serie A e ben 68 per la serie B. Negli ultimi 10 anni, a livello Paese, sono stati spesi nella ristrutturazione e costruzione di nuovi impianti solo 150 milioni di euro, contro i 15 miliardi di euro investiti a livello europeo.

“Ritengo che in Italia ci sia l’esigenza di affrontare il tema delle strutture sportive con un approccio innovativo – ha dichiarato Olivier Jacquier, Amministratore Delegato di Engie Italia. Siamo di fronte ad una grande sfida: le strutture sportive invecchiano, occorrono investimenti e occorre ottimizzarne i costi per massimizzare la generazione di cassa. Noi vogliamo essere il partner delle strutture sportive per valorizzarle, piuttosto che crearne di nuove. Desideriamo rendere gli stadi sicuri, flessibili e sostenibili attraverso soluzioni orientate all’ambiente, all’efficienza, al miglioramento del livello tecnologico ma anche al comfort, all’esperienza d’uso. Ripensiamo le strutture per una community di tifosi e sportivi, sempre più esigenti, e per l’ambiente: Near Zero emission structure”.

 Solo in questo modo sarà possibile incrementare la redditività degli spazi sportivi, generando così un valore economico a beneficio dell’intero sistema Paese”. “Il contesto italiano è caratterizzato dalla presenza diffusa e capillare di impianti sportivi il cui valore culturale assume un’oggettiva rilevanza ma che, allo stesso tempo, si rivela inadeguato e obsoleto. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati – su scala globale –  dalla proliferazione di impianti di ultima generazione in grado di garantire qualità ambientale, sicurezza e multifunzionalità” ha commentato Emilio Faroldi, pro rettore Delegato Politecnico di Milano & Direttore del Master in Progettazione Costruzione Gestione delle Infrastrutture sportive.

“Il credito sportivo, da 60anni Banca dello Sport, ha iniziato una nuova fase di sviluppo che lo porterà sempre più ad avere un ruolo centrale volto a supportare le società di calcio e le organizzazioni sportive in ottica di consulenza e erogazione di servizi a 360 gradi”. – ha dichiarato Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo–  In 60 anni di vita l’ICS ha finanziato in Italia oltre trenta mila strutture sportive apicali e dello sport di base e solo negli ultimi tre anni ha supportato l’apertura di oltre 2.000 cantieri.

 ENGIE investe costantemente in soluzioni all’avanguardia in grado di garantire elevati livelli qualitativi di servizio, al fine di promuovere e favorire nuovi stili di vita, nuove esperienze che vanno oltre l’energia. Attraverso ENGIE Program – società dedicata di ENGIE e principale fornitore di servizi per gli impianti sportivi (oltre 15 stadigestiti, a cui si aggiungono numerose strutture di medie dimensioni) – mira a rendere le strutture sportive già esistenti parti integranti dell’urbanistica della città, attraverso la tecnologia, l’utilizzo dei big data, dell’Intelligenza Artificiale e di misure per l’efficienza energetica.

ENGIE Program ad oggi ha stipulato partnership con importanti assetti proprietari del mondo del calcio, come il Consorzio MiStadio, Parma Calcio, Chievo Verona, Hellas Verona, Atalanta Bergamasca Calcio, U.S. Sassuolo Calcio. L’azienda non si occupa solo di stadi di calcio: è leader, infatti, anche nella gestione di strutture indoor quali palazzetti, piscine e club. L’obiettivo è creare occasioni di sviluppo, quindi progetti funzionali al miglioramento delle strutture sportive, in modo tale da renderle idonee alla massimizzazione della fan experience, aspetto che in Italia necessita un assoluto miglioramento.

 

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