Claudio Lotito, il vulcanico presidente della S.s. Lazio non ha peli sulla lingua, ma soprattutto ha in mente molti nuovi progetti. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello legato allo stadio di proprietà della S.s. Lazio. Un’idea che non è andata giù al sindaco di Roma Walter Veltroni, che, nei giorni scorsi, dalle frequenze di Radio Spazio Aperto ha stigmatizzato il comportamento del numero uno della Lazio.

Secondo Veltroni in un quadro di valorizzazione del patrimonio complessivo delle società di calcio è lecito immaginare la nascita delle cosiddette “cittadelle dello sport”.

Non è lo stesso, invece, presentarsi, senza aver interpellato il Comune di Roma, all’Istituto per il Credito Sportivo e portare avanti autonomamente il progetto di uno stadio di proprietà.

Ha sottolineato, inoltre, Veltroni “perchè solo la Lazio può procedere su questa iniziativa e non anche la A.s. Roma?”.

Il primo cittadino di Roma ha dichiarato che dopo il passaggio di proprietà nelle mani di Lotito non c’è stato più alcun contatto personale tra le due realtà capitoline.

Il problema della città di Roma ha ricordato Veltroni è che ha due stadi (Olimpico e Flaminio) con alti costi di gestione. Permettere la costruzione di uno stadio “privato” porterebbe a far lievitare le spese annuali dell’impianto capitolino – riproduzione riservata