Serie B

Strategie – Abodi (Lega serie B) illustra il nuovo progetto marketing

Valorizzare il patrimonio degli oltre 13 milioni di tifosi puntando sul marketing, su progetti di consulenza a supporto dei 22 club e su iniziative di responsabilità sociale. L’obiettivo è avvicinare il pubblico del calcio alla società civile. È la strategia per la stagione 2011-2012 che la Lega di B intende attuare, a partire dai prossimi mesi, sul mercato tricolore.

Una seconda divisione che si sta gradualmente affrancando, sotto il profilo economico, dal massimo campionato di A. Oggi la B vale 110 milioni di euro, in base al dato del giro d’affari nella stagione 2011.

«Lavoreremo soprattutto sulla valorizzazione della nostra funzione sportiva, sul rapporto con i nostri associati, con il mercato e con il nostro patrimonio, i tifosi», ha dichiarato a ItaliaOggi Andrea Abodi, presidente della Lega di B. «Secondo elemento fondamentale è l’individuazione del punto di equilibrio tra la matrice comune delle opportunità di marketing e le specificità delle singole squadre. Per questa ragione stiamo operando, a livello commerciale, sia autonomamente, sia congiuntamente con l’advisor Infront, partner da alcuni anni della Lega di A e di diversi club (Milan, Lazio, Palermo, Cagliari, Genoa, ndr). Riguardo agli obiettivi quantitativi, se oggi produciamo 110 milioni di euro, mi auguro che la Lega possa generare, alla fine del prossimo biennio, 150 milioni di euro. Un 40% di crescita, che significherebbe produrre il 50% del reddito autonomamente e il restante 50% attraverso il meccanismo solidaristico».

In autunno la Lega, guidata da Abodi, svilupperà due progetti speciali: B Futura e B Solidale. «Con B Futura vogliamo offrire servizi di consulenza ai club sul tema dell’impiantistica, studiando soprattutto l’ottimizzazione delle strutture esistenti e l’eventuale implementazione a seconda dei territori», prosegue il presidente della serie B. «Analizzeremo il contesto socio-economico e dove sarà possibile, oltre che utile, una piattaforma di progettazione di primo livello. In una seconda fase lavoreremo, caso per caso, per individuare soggetti sviluppatori, sia per gli stadi che per gli impianti di allenamento. Fondamentale sarà poi il supporto del sistema bancario, a partire dall’Istituto per il credito sportivo, che ha finanziato il progetto bianconero del nuovo Delle Alpi».

Il secondo macro progetto del 2011-2012 è dedicato alla responsabilità sociale. Recentemente è stato lanciato il bando di B Solidale, riservato al mondo del terzo settore, principalmente onlus. Hanno risposto 52 strutture. La Lega, tra queste, sceglierà cinque progetti, uno per ciascuna area: ricerca scientifica, infanzia, terza età, diversa abilità e disagio sociale. L’obiettivo è arrivare all’istituzione di una fondazione, sotto l’egida della Lega, di cui farà parte la famiglia della B (Lega, società, sponsor e investitori pubblici), per proporre un nuovo modo di intendere il calcio e per avvicinare i tifosi della seconda divisione a progetti di natura sociale.

Il secondo campionato italiano per importanza ha inoltre analizzato le esperienze tedesca, inglese e spagnola per cercare di individuare o mutuare nuove idee. «Parliamo di serie calcistiche molto diverse tra loro e difficilmente assimilabili con il caso della B», conclude Abodi. «Dobbiamo piuttosto ripartire dalla ricerca di una matrice distintiva, sia in ambito sportivo che a livello marketing, anche perché la cultura sportiva e l’approccio al calcio del tifoso medio italiano sono nettamente differenti rispetto a quelli del collega tedesco, inglese o spagnolo. La nuova sfida della B consiste nella valorizzazione dei territori e delle community di tifosi presenti al loro interno. Solo ripartendo da questo tessuto socio-economico-sportivo potremo arrivare ai numeri e al senso d’identità presenti in altri campionati stranieri».

fonte: ITALIAOGGI/Marketingsport

In una recente intervista al quotidiano economico “ITALIAOGGI”, Andrea Abodi, presidente della Lega serie “B”, ha illustrato il progetto che sta portando avanti da un anno per potenziare l’immagine e la struttura della Lega serie “B”. 

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