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La legge sui limiti dei mandati nel mondo dello sport scatena lo scontro PD-M5S

“Il Senato ha approvato definitivamente la legge sui limiti dei mandati degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e delle federazioni sportive nazionali.

Un aspetto che può sembrare circoscritto, ma cruciale per la corretta gestione di un organismo pubblico. Si introduce un tetto ai mandati di presidenza e governo per il C.O.N.I., il C.I.P. (Comitato italiano Parlaimpico) e le Federazioni nazionali e le associazioni sportive. Questo porterà per quanto riguarda le Federazioni sportive e le Associazioni sportive riconosciute dal C.O.N.I. a una regolamentazione che andrà a tutelare le realtà sane e a scardinare rendite di posizioni, situazioni immobilizzate, opacità varie che ancora permangono nello sport italiano.
A livello internazionale il tetto dei 3 mandati per il CONI, lo stesso previsto per la dirigenza del C.I.O. – Comitato Olimpico Internazionale -, permette all’Italia e ai suoi rappresentanti di avere pieno mandato, più forza e di recuperare, quindi, credibilità e costanza nella costruzione di rapporti fondamentali per le scelte future.
Il provvedimento è molto importante, perché riguarda milioni di tesserati italiani nello sport e organizzazioni, piccole e grandi, decisive per la vita sociale delle nostre comunità. Con questo provvedimento abbiamo avuto il coraggio  di trovare la giusta soluzione e di guardare agli interessi dello sport e, contestualmente, del nostro Paese.
Mentre  qualcuno ha agito perché l’Italia non conti più nello sport a livello internazionale, basti pensare al grave errore politico e strategico nel rifiuto da parte del Comune di Roma di ospitare le Olimpiadi del 2024, noi abbiamo agito per ridare forza e credibilità al nostro Paese.”
Lo ha dichiarato in una nota l’on. Laura Coccia del Partito Democratico.

Sul tema in oggetto è intervenuto anche l’on. Simone Valente del Movimento 5 Stelle. 

“L’ultimo provvedimento approvato dal Senato non è stata la legge che taglia i vitalizi o quella contro l’omofobia, bensì il salva-Malagò voluto dal ministro Lotti. La legislatura si chiude con una legge ad personam che il ministro dello Sport userà per fare campagna elettorale e raccogliere consenso. L’ultimo esponente del Giglio magico verrà ricordato solo per il favore a quello che è il vero ministro”. Così il deputato M5S Simone Valente.
“Ci stupisce questa approvazione perché da ambienti Coni emergeva preoccupazione per una legge ad personam. Ma andiamo oltre, in questi giorni stiamo presentando il nostro programma sport. Dobbiamo partire dall’attività motoria a scuola, introducendo un limite di due mandati anche al presidente del Coni. Crediamo che il ricambio generazionale dei vertici delle federazioni sia importante, perché non sono più accettabili le dinastie. Le altre priorità sono poi il doping, il professionismo per le donne, la salute e la prevenzione, la partecipazione e l’impiantistica. Tutti aspetti di cui Lotti non si è occupato, pensando invece all’amico Giovanni”.

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Redazione

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