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La dichiarazione d’indipendenza della Catalogna impatterà sul mondo dei motorsports?

Alle 18 il discorso in Parlamento del presidente della comunità catalana Puigdemont. Probabile che pronunci una dichiarazione di indipendenza, dopo il referendum del primo ottobre. In questo caso si attende una dura risposta da Madrid.

Puigdemont potrebbe tuttavia dichiarare una indipendenza “differita”, per lasciare aperta la via del dialogo politico con il governo centrale, che, finora, però, ha respinto ogni possibile trattativa. Il portale specializzato (dedicato al mondo dei motorsports) SkeetGp ha sviluppato un contenuto molto particolare, partendo dal luogo di nascita (la Catalogna) di due importanti dirigenti della Dorna Sports S.L.

C’è molta “Catalunya” nella Dorna Sports S.L., la società che gestisce tutti i diritti del Motomondiale e del WSBK. Pochi ricordano infatti che Dorna, pur avendo la sede centrale a Madrid, vede nei suoi ruoli “apicali” due catalani doc: in primis, Carmelo Ezpeleta, nato a Barcellona nel 1946 e Manel Arroyo anch’egli catalano (è nato a Vic un paesino a metà strada tra Barcellona e il confine francese ai piedi dei Pirenei), classe 1960. Il primo è il patron storico delle due ruote, il secondo è il 4° vice-presidente del Barcelona FC. Arroyo, dal 1992 è direttore generale e azionista di riferimento di Dorna Sports. Sotto il profilo operativo si occupa dell’organizzazione, e principalmente della gestione dei “contenuti”, produzione, vendita e distribuzione attraverso le diverse piattaforme.

Ha lavorato precedentemente per la tv madrilena Cadena Ser, ma anche per il Reial Automòbil Club de Catalunya RACC (nel 1988), occupandosi del dipartimento stampa e comunicazione. E’ stato anche tra i promotori della progettazione e  costruzione del Circuit de Barcelona-Catalunya (il primo gp di questo circuito porta la data del 1991), così come ha lavorato, nel tempo, per fare in modo che il Rally di Catalogna potesse entrare a far parte del FIA World Rally Championship.
Abbiamo ricordato un po’ di storia di questi due dirigenti, per far capire a chi ci legge quanto siano vicini al mondo e al tessuto socio-economico-sportivo della Catalogna, scossa, in queste ore, da tendenze indipendentiste, che dovrebbero portare ad un annuncio “unilaterale” già nel corso di questa settimana. Un fatto, quest’ultimo, che creerà uno tsunami soprattutto economico, ancor prima che politico sul territorio della Catalunya.
In attesa di commentare i prossimi sviluppi di questa vicenda, che tocca aspetti importantissimi come i principi di autodeterminazione di un popolo (quello catalano), ma anche il rispetto della Carta costituzionale (spagnola), sarà interessante vedere da che parte si schiereranno Ezpeleta e Arroyo, perché sono catalani nel sangue, ma filo-governativi nel business, e ricordiamo che il prossimo 17 giugno del 2018, secondo quanto riportato ufficialmente, si disputerà il prossimo grand prix della Catalunya sul circuito del Montmelò, Tra poco più di 8 mesi sull’autodromo sventolerà la bandiera della Spagna o verrà suonato l’inno catalano? Da che parte si schiererà la coppia Ezpeleta-Arroyo? Risponderanno appunto al cuore (o al sangue) o, essendo la Dorna controllata dal fondo internazionale Bridgepoint, preferiranno rimanere allineati alle richieste del Governo centrale?

Tra le particolarità di questa situazione, veramente complessa sotto il profilo politico, c’è l’aspetto incredibile dell’organizzazione della 53ima edizione della Rally RACC Catalunya-Costa Daurada, svoltasi proprio in quest’ultimo week-end (5-8 ottobre). Sarà un caso, forse un segno del destino, ma potrebbe essere l’ultima volta che verrà denominato “Rally de Espana”. Magari dal 2018 più semplicemente “Rally de Catalunya” (stato indipendente).  (fonte: SkeetGp.com)

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Marcel Vulpis

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