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Erika Eramo illustra il progetto GoldiTaccoaSpillo e il futuro del giornalismo sportivo in rosa

1)Erika* come nasce la tua passione per il giornalismo sportivo e che tipo di programma radiofonico condurrai quest’anno? 

L’amore per il calcio nasce dal grembo materno, con due genitori appassionatissimi. Il primo articolo calcistico risale ai 18 anni e ricordo ancora che il mio amico e collega di RadioRadio rimase colpito dalla padronanza di termini tecnici come io l’avessi nel sangue. Sono cresciuta seguendo le partite in tv e sui campi degli oratori. Sono diventata giornalista pubblicista scrivendo di calcio ed ho anche lavorato col grande Alberto Mandolesi. Mio fratello non a caso ha intrapreso la carriera di calciatore. Ho giocato a calcetto ed ho fatto anche l’arbitro di calciotto per alcuni eventi di beneficienza, unendo così il calcio al sociale. Poter essere utile nel mio piccolo mi rende serena. Con Stefano Rizzo, direttore di Passione del Calcio, con cui co-condurrò la trasmissione radiofonica omonima condivido sia la visione del giornalismo puro, scevro da schemi ed etichette, sia la voglia di essere utili al prossimo partendo dalla passione che abbiamo in comune, il calcio. Tra l’altro quest’anno dovrebbe partire un nostro progetto ambizioso legato a questo, che è anche il motivo per cui ci siamo conosciuti, ma è presto per parlarne. La trasmissione va forte perché diverse radio in fm ci trasmettono in tutta Italia e ad ogni puntata c’è almeno un ospite vip che dà lustro al programma.

2) So che sei il direttore di una testata web, GoldiTaccoaSpillo, unica in Italia (perché formata da sole donne). Parlami del progetto e delle iniziative ad esso collegate.

GoldiTaccoaSpillo (www.golditacco.com) ha una linea editoriale ben definita che è improntata sul fair play, l’ironia e l’eleganza. Non scriveremo mai di partite in cui ci sono episodi di violenza. La finale Fiorentina-Napoli di Coppa Italia non è stata pubblicata infatti di proposito. Per noi il calcio deve rimanere esclusivamente un gioco. Io e Giusy Genovese, Direttore Editoriale, ci teniamo molto a ribadire questo punto e stiamo promuovendo una serie di iniziative, tra cui “L’Aperitivo nel Pallone”, un format che vuole portare la parte pulita del calcio nei locali, in compagnia di un ospite d’onore legato al mondo del pallone. Il pubblico può interagire, porre delle domande e dire la sua, in un clima pacifico seppur goliardico. Il nostro slogan è “L’aperitivo nel pallone: il calcio in compagnia del vostro campione!”.

3)Quando ci sarà il prossimo Aperitivo nel Pallone? E come si partecipa alla serata?

Il prossimo Aperitivo nel Pallone sarà martedì 13 gennaio presso il locale Angeli Rock di Roma, in via Ostiense 193 b-c. A dicembre abbiamo avuto la valletta di Biscardi, Georgia Viero. Questa volta sarà con noi un’altra bella donna appassionata di calcio e di fede romanista, Fiammetta Fiorito, direttamente dalla trasmissione tv La Signora in Giallorosso. Ovviamente saremo nel clima post-derby, quindi sarà sicuramente uno degli argomenti principali. Alla serata che inizierà verso le 20 30 si può accedere solo prenotandosi in lista tramite un messaggio whatsapp al mio numero 3495319075 o via mail scrivendoci a: nelpallone.golditacco@gmail.com. Stasera ne parleremo anche alla nuova edizione del Premio Sette Colli Romanisti, organizzata da Fabrizio Pacifici.

4) Come è cambiato l’accesso al mondo del giornalismo per le donne che intendono fare informazione? sono finiti i tempi di Simona Ventura o adesso c’è una richiesta di maggiori competenze anche da parte degli stessi editori (radio e/o televisivi)?

Da una parte l’accesso al giornalismo, sia per le donne che per gli uomini, risulta facilitato perché nell’epoca dell’informazione prendere il tesserino è davvero facile. Dall’altra parte però questo ha determinato un abbassamento delle competenze specifiche per cui tutti si sentono liberi di poter parlare o scrivere di qualsiasi cosa. Questo crea un circolo vizioso per cui gli stessi editori danno meno perché pretendono meno. Ovviamente parlo a grandi linee. C’è una netta differenza tra giornalismo di alto livello e quello invece di bassa categoria, ma la forbice si è allargata ed il livellamento è purtroppo verso il basso. In 10 anni di giornalismo non ho visto molti cambiamenti ed essere donna non mi aiutato. Credo tuttavia che i tempi siano maturi per un rinnovamento se non nei fatti, almeno nelle teste. Lei ha citato Simona Ventura, il cui iter lavorativo dimostra che con la tenacia si fa strada. Il suo stile può piacere o meno, ma di sicuro è una donna che ci ha creduto. La determinazione nel portare avanti la propria passione è tutto.

5) Si parla tanto di innovazione tecnologica nel mondo del calcio – sei più dalla parte dell’innovazione o della tradizione? e quali innovazioni accetteresti (eye hawke, goal-non goal, moviola in campo stile rugby, ecc.)

Ci vuole un giusto equilibrio tra innovazione e tradizione. Sono a favore di tutti i metodi tecnologici se utilizzati con parsimonia. Secondo me la decisione finale spetta comunque sempre all’arbitro. Abusare della moviola in campo sarebbe un errore per due motivi. Il primo è di carattere tecnico: il calcio è uno sport in movimento e di contrasto diverso da altri come il tennis, ma si distingue anche dal rugby stesso perché è più difficile determinare falli o prendere decisioni anche con le immagini davanti dato che alcune situazioni sono veramente al limite. Il secondo motivo è di natura giornalistica: si perderebbero fior fiori di discussioni post-partita e verrebbe meno anche la magia che gravita intorno al pallone che non ha regole, un po’ come me.

6) Oltre al calcio e al giornalismo hai altre passioni?

Sono un concentrato di passioni e ognuna cerco di trasformarla in un lavoro. C’è la filosofia in cui mi sono laureata, la poesia, l’arte, il teatro, il cinema, la storia (in particolare di Roma), i viaggi, lo sport in generale, l’esoterismo e l’astrologia, per non parlare del cibo e dell’eros. Ho un blog su Today.it dal titolo Nel Segno delle Stelle e curo il SexOroscopo per SexandRome. Ho una rubrica Et Ventis Adversis sulla rivista specializzata Urbis et Artis. Mi occupo di cultura ed eventi per varie testate. Inoltre sono addetta stampa nel settore spettacolo ed organizzo eventi di ogni tipo, tra cui serate esoteriche, cene sensoriali, feste a tema. Spesso io stessa sono la performer di questi eventi. Ho fatto la ghost-writer per politici e scrivo tuttora libri su commissione. Mi piace definirmi una giornalista eclettica ed artistica. Con tutto il rispetto per i cronisti, ma non potrei mai scrivere senza metterci del mio.

* Erika Eramo è una giornalista pubblicista, addetta stampa ed organizzatrice eventi. E’ una libera professionista che ha scritto per varie testate on line e cartacee, ha lavorato per web radio e tv private. Declina la passione per la comunicazione a 360 gradi, puntando sulla scrittura e le pubbliche relazioni. Ha lavorato alla Camera dei Deputati e si è occupata in particolare del settore sport, cultura e spettacolo. Ha iniziato il suo iter professionale con il calcio, primo amore, a cui è tornata come Direttore Responsabile di GoldiTaccoaSpillo (www.golditacco.com), unica testata in Italia ad avere una redazione sportiva composta di sole donne. E’ la conduttrice di PassionedelCalcio con cui collabora.

Quando si parla di giornalismo sportivo il primo nome che viene alla mente, soprattutto  per la carriera conseguita, è quello di Simona Ventura (a partire dal programma “Quelli che il calcio”, che l’ha consacrata in termini di popolarità), anche se attualmente la giornalista sportiva (e non solo) più famosa dell’etere è Ilaria D’Amico (SkySport) con il suo “Sky Calcio Show”. Due icone della tv italiana, che hanno aperto, di fatto, una nuova frontiera nel giornalismo sportivo tricolore, sempre più colorato di “rosa”, riuscendo, tra l’altro, ad azzerare, nell’immaginario collettivo dell’italiano medio, l’abbinamento (troppo spesso riduttivo) donna-giornalista/“valletta” accanto al conduttore di turno. 

Tra le novità del panorama sportivo romano ci piace portare alla luce il progetto di un gruppo di giornaliste capitanate da 

Erika Eramo, che abbiamo intervistato per scoprire cosa c’è dietro “GoldiTaccoaSpillo”.

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